WiFi4Eu: tra i vincitori,Roseto degli Abruzzi

È stata pubblicata la lista dei Comuni che hanno vinto il bando WiFi4Eu.

Tra i partecipanti sono solo due e precisamente Teramo e Roseto degli Abruzzi gli unici due Comuni della provincia di Teramo che figurano nell’ambita graduatoria nazionale.

La Commissione europea ha annunciato i vincitori del WiFi4Eu, il bando europeo per realizzare dei punti Wi-Fi gratuiti negli spazi pubblici.

I Comuni vincitori in Italia potranno beneficiare del voucher di 15mila euro per garantire la connessione gratuita nelle piazze, biblioteche, musei, ospedali, parchi e altri luoghi di interesse pubblico.

L’Italia è il paese che aveva presentato il maggior numero di candidature, sia al primo bando di maggio, bloccato per una falla nel sistema informatico di registrazione, sia alla seconda chiamata di novembre. Nello specifico 3.202 Comuni della penisola, sui 13mila totali che hanno partecipato al bando, hanno indirizzato una richiesta per poter accedere ai fondi di Bruxelles.

Soddisfatto il Commissario per l’economia e la società digitale, Mariya Gabriel: “Grazie alla prima chiamata WiFi4EU, i comuni saranno in grado di offrire a migliaia di europei e visitatori l’accesso gratuito a Internet negli spazi pubblici di tutta l’UE, portando la connettività più vicina ai cittadini nella loro vita quotidiana. angoli d’Europa.

Migliorare la connettività nell’Ue è una parte fondamentale della nostra strategia del mercato unico digitale e WiFi4EU è un altro passo concreto per renderlo una realtà per tutti. Porterà molti più europei online gratuitamente, consentendo loro di godere di migliori comunicazioni e nuove opportunità di collegamento che alla fine rafforzeranno la nostra società e l’economia dell’Ue”.
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Fondi europei per il wifi gratis nei Comuni: ecco le 224 città italiane che hanno vinto
Annunciate le 2.800 città in Europa che hanno vinto il bando Wifi4Eu. In Italia oltre 200 comuni avranno un voucher per reti gratis senza fili.

Il 7 dicembre la Commissione europea ha annunciato le prime 2.800 città del vecchio continente che si sono aggiudicate i fondi del primo bando Wifi4eu, il programma con cui Bruxelles vuole finanziare l’installazione di reti internet senza fili gratuite in luoghi pubblici. E soddisfare così il bisogno di connettività, riducendo il divario digitale. Sono 224 i Comuni italiani che si sono aggiudicati uno dei voucher da 15mila euro erogati da Bruxelles.

L’Italia è il paese che aveva presentato il maggior numero di candidature, sia al primo bando di maggio, bloccato per una falla nel sistema informatico di registrazione, sia alla seconda chiamata di novembre. Nello specifico 3.202 Comuni della penisola, sui 13mila totali che hanno partecipato al bando, hanno indirizzato una richiesta per poter accedere ai fondi di Bruxelles.

Bruxelles ha messo un tetto massimo ai Comuni di ogni singolo stato che possono accedere ai fondi stanziati in un bando: 224, pari all’8% del budget totale. Una compensazione al principio del “chi prima arriva, meglio alloggia”, che regola questa gara.

I Comuni vincitori ora dovranno sottoscrivere un accordo con l’Agenzia esecutiva per l’innovazione e le reti (Inea), un organo della Commissione, per passare all’incasso. I voucher potranno finanziare reti wifi installate in luoghi pubblici, come piazze, parchi, biblioteche, uffici municipali, alle quali i cittadini si potranno collegare gratuitamente e senza sistemi di cessione dei dati personali. L’operatività dovrà essere garantita per tre anni. Il voucher da 15mila euro pagherà la parte hardware, ossia le apparecchiature per l’installazione del wifi. Mentre sarà a carico dei Comuni stipulare un abbonamento con gli operatori telefonici accreditati per la connettività.

Obiettivo della Commissione è di installare reti wifi finanziate da Bruxelles in ottomila Comuni europei entro il 2020. “Migliorare la connettività nell’Unione europea è una parte fondamentale della nostra strategia del mercato unico digitale e Wifi4Eu è un altro passo concreto per renderlo una realtà per tutti. Porterà molti più europei online gratuitamente, consentendo loro di godere di migliori comunicazioni e nuove opportunità di collegamento che alla fine rafforzeranno la nostra società e l’economia dell’Unione europea”, ha detto Mariya Gabriel, commissario all’economia digitale.

Questo l’elenco completi dei Comuni italiani che potranno beneficiare del wi-fi gratuito:
A Alano di Piave, Albignasego, Alseno, Apecchio, Appignano del Tronto, Arielli, Arosio, Arzago d’Adda, Azzano Mella, Azzio,

B Baldissero d’Alba, Balestrate, Barano d’Ischia, Bassano del Grappa, Beinette, Bellano, Bergolo, Berzo San Fermo, Bisaccia, Bisceglie, Bollate, Bomport,o Borgo Mantovano, Bubbiano, Buttigliera Alta,

C Cadoneghe, Calci ,Caltavuturo, Calvi Risorta, Campo di Giove, Campo Ligure, Campochiaro, Capannori, Caposele, Carignano, Casalgrande, Castel Boglione, Castelbelforte, Castelfidardo, Castelgerundo, Castellaneta, Castelletto Stura, Castelnuovo di Ceva, Catanzaro, Cavallermaggiore ,Cavriana, Cazzano di Tramigna, Centola, Cetara, Chieri, Chiusano di San Domenico, Ciorlano, Clusone, Colobraro, Cologno al Serio, Colonna, Comun Nuovo ,Conversano, Coriano, Corinaldo, Corsano, Cusano Mutri,

D Dicomano ,Dossena, Dueville,

E Empoli,Eraclea, Erice, Esino Lario,

F Favignana, Fiano Romano, Fino del Monte, Foglizzo, Foiano di Val Fortore, Folgaria, Forgaria nel Friuli ,Forlimpopoli, Formigara, Fragagnano ,Fraine, Frignano, Furore,

G Gallicano nel Lazio, Gambellara, Garlasco, Gazzo, Gioiosa Ionica, Giussano, Gottolengo, Grammichele, Gravellona Toce, Grotteria,

I Ischia, Itri,

J Jelsi,

L Laino, Laureana Cilento, Lavarone ,Letojanni ,Liberi, Limbiate ,Liscia, Liveri, Lozzo Atestino, Luserna,

M Maierato ,Malvito, Marchirolo, Marradi, Minervino Murge, Mirabello Sannitico, Misano di Gera d’Adda, Moasca, Mola di Bari, Monastero di Vasco, Moncrivello, Mondragone, Monforte d’Alba, Montebello sul Sangro, Montecalvo in Foglia ,Montecastrilli ,Montefranco, Mornese ,Morozzo, Musei,

N Narni, Nasino, Navelli,Neive, Noale, Nucetto,

O Oggiono, Omignano, Oppeano,

P Pagno, Palazzo San Gervasio, Palombara Sabina, Paupisi ,Pavia, Pettineo ,Piacenza ,Pietra de’ Giorgi ,Pietramontecorvino ,Pietraporzio, Pila, Poggiridenti ,Polizzi Generosa ,Pollenza, Ponderano, Popoli ,Posada, Praiano, Predore, Premeno ,Priverno,

R Ranica ,Rapino, Renate, Riccia, Roccacasale, Roseto degli Abruzzi, Rovereto, Russi ,Rutigliano,

S San Benedetto del Tronto, San Cipriano d’Aversa, San Giacomo Filippo, San Gimignano, San Giorgio Morgeto, San Lorenzello, San Lorenzo in Campo San Martino sulla Marrucina, San Martino Valle Caudina ,San Pietro in Cariano, Sant’Agata di Militello ,Sant’Agata sul Santerno, Sant’Andrea Frius ,Sant’Angelo Muxaro, Santa Domenica Talao, Santo Stefano Belbo, Sapri ,Sarre, Sassinoro, Savignone ,Scaldasole, Scisciano ,Segrate Sellano ,Senerchia, Serrone, Settimo Vittone ,Settingiano, Solarussa, Sondrio, Spresiano, Stio, Sulmona,

T Tavernerio, Tavoleto, Teramo, Terlizzi, Tornimparte, Trani ,Trento, Triuggio, Tusa ,Tuscania

U Ucria, Umbriatico,

V Valduggia, Valfabbrica ,Valsamoggia Venetico Verolanuova, Vertova ,Verzino ,Vibonati ,Vico Equense ,Vieste Villafranca Tirrena, Vimodrone ,Viù,

Z Zevio, Zola Predosa

Nuova motovedetta Guardia costiera Giulianova

Si è tenuto nel porto di Giulianova, un simbolico “passaggio di consegne” tra mezzi navali della Guardia Costiera: a lasciare definitivamente il porto, il battello veloce A77, destinato alla Capitaneria di porto di Termoli per poi passare, in estate, al Comando minore delle Isole Tremiti in previsione dell’intensa attività estiva. Alla Guardia Costiera di Giulianova, invece, è stata assegnata una nuova motovedetta classe700, proveniente da La Maddalena e destinata al comando giuliese per potenziare l’intensa attività di controllo pesca che il Comando assicura nell’area marittima antistante la costa teramana. Il battello A77, arrivato a Giulianova nel giugno 2014, in questo laborioso periodo, ha portato a termine oltre 400 missioni operative, navigando per più di 1.100 ore di moto e percorrendo oltre 11.000 miglia. La nuova unità CP706 – appartenente alla categoria maggiore delle Motovedette – lunga circa 10 metri e con un equipaggio di 3 persone, è dotata di motorizzazione ad elica che le permette di raggiungere una velocità massima di quasi 40 nodi, con un’autonomia operativa di circa 300 miglia. La classe 700, progettata prioritariamente per l’effettuazione di attività connesse alla pesca marittima, potenzierà le capacità operative della Guardia Costiera di Giulianova, aumentandone autonomia operativa e capacità d’intervento notturno per attività di polizia marittima e vigilanza pesca.

25 novembre Giornata contro la violenza sulle donne

La Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, per la prima volta, fu istituita il 17 dicembre 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Da allora, rappresenta il momento più importante dell’anno per parlare, informare e sensibilizzare su questo grave problema. Che riguarda tutti i Paesi del mondo.

La violenza sulle donne in Italia e nel mondo
La violenza sulle donne ha molti volti; dai reati come la violenza fisica a quella sessuale, lo stupro, senza dimenticare la violenza psicologica.

In Italia e nel mondo subisce violenza, mediamente, una donna su tre dai 15 anni in su. Il timore della violenza è confermato dal dato secondo il quale il 53% di donne in tutta l’Unione Europea afferma di evitare determinati luoghi o situazioni per paura di essere aggredita.

Un atto di violenza contro le donne può accadere ovunque: dentro le mura domestiche, sul posto di lavoro, per strada. Sono spesso i partner o gli ex partner a commettere gli atti più gravi: in Italia sono, infatti, responsabili del 62,7% degli stupri. Una lunga scia di violenza che può culminare con l’estrema conseguenza: il femminicidio. Nel 38% dei casi di omicidi di donne, il responsabile è, ancora una volta, il partner.

25 novembre
Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (questo il suo nome completo). Una data scelta non a caso. In questo stesso giorno del 1960, furono uccise le tre sorelle Mirabal, attiviste politiche della Repubblica Dominicana. È una data importante, per ricordare a tutti che il rispetto è alla base di ogni rapporto e che non possiamo continuare a veder crescere il numero delle donne che subiscono violenza.

Giornata contro la violenza sulle donne,
tutti i dati nella provincia di Teramo

“Se ti ricatta … non è amore.
Se minaccia te o i tuoi figli … non è amore.
Se ti isola, umilia, offende …non è amore.
Se ti perseguita con mail e sms ossessivi ….non è amore.
Se ti prende con violenza quando non vuoi … non è amore.
Se ti chiede “l’ultimo appuntamento” …non è amore”.
Se ti uccide …non è amore”.

In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Questura sceglie di stare ancora una volta vicina alle donne e a chi è discriminato.
Un gesto semplice con il Camper e con momenti d’incontro volti a rompere l’isolamento e il dolore delle vittime di violenza di genere, offrendo il supporto di un’equipe di operatori specializzati.
Saranno presenti il Dirigente della Squadra Mobile, Dr.ssa Cicchetti e personale che opera nel delicato settore.
Presenti anche rappresentanti di Associazioni varie che operano sul territorio della provincia di Teramo e dell’Assessorato Comunale impegnati nel delicato settore.

Il progetto Camper contro la violenza di genere da luglio del 2016 ha consentito di contattare oltre 20.000 persone nelle varie località italiane, in maggioranza donne, diffondendo informazioni sugli strumenti di tutela e di intervenire su situazioni di violenza e stalking che diversamente sarebbero potute rimanere ingabbiate nel dolore domestico.

Come ormai tristemente noto, ogni tre giorni e mezzo avviene in media l’omicidio di una donna in ambito familiare o comunque affettivo, mentre ogni giorno, sempre ai danni di donne, si registrano atti persecutori, maltrattamenti, episodi di percosse e di violenze sessuali.

Per quanto concerne la Provincia di Teramo nell’anno 2018 sono state 12 le istanze di ammonimento in relazione alle quali le vittime di atti persecutori erano donne.
Solo in ordine ad una di esse è stato emesso l’ammonimento del Questore.

Circa i reati con vittime femminili riscontrati dalle Forze di Polizia in provincia di Teramo nell’anno 2016, in un ampio spettro di situazioni che ne hanno dato origine, sono stati 15 i casi di percosse, 123 di minacce, 5 maltrattamenti in famiglia, 10 violenze sessuali, 84 lesioni dolose e 18 uomini denunciati per atti persecutori.
A tale riguardo la Questura precisa che la vittima in alcuni casi è contemporaneamente interessata da più reati di quelli appena elencati.

Una battaglia importante è quella che si gioca sul campo della prevenzione: da qui nasce l’impegno della Polizia di Stato nel contribuire attraverso l’informazione al superamento di una mentalità di sopraffazione, e fare da “sentinella” per intercettare prima possibile comportamenti violenti e intimidatori.

Movete Teramo: Premio urbanistica 2018

Si è svolta a Teramo la premiazione del concorso “Premio Urbanistica 2018” istituito dalla rivista Urbanistica dell’Inu nel contesto di “UrbanPromo”, l’evento nazionale di riferimento per il marketing urbano e territoriale, nella Triennale di Milano.
L’Adsu di Teramo ha ricevuto il “Premio Urbanistica 2018” nella categoria “Innovazioni Tecnologiche per la Gestione Urbana” per il progetto MoveTe. Hanno ritirato il premio il presidente Paolo Berardinelli, il vice presidente Lucia Verticelli e il direttore Antonio Sorgi.
“Il presidente e il direttore ringraziano: l’ex sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, l’ex sindaco del Comune di Alba Adriatica Tonia Piccioni, l’ex sindaco del Comune di Atri Gabriele Astolfi, il sindaco del Comune di Bellante Giovanni Melchiorre il sindaco del Comune di Castellalto Vincenzo Di Marco, l’ex sindaco del Comune di Giulianova Francesco Mastromauro, il sindaco del Comune di Martinsicuro Massimo Vagnoni, il sindaco del Comune di Mosciano Sant’Angelo Giuliano Galiffi, il sindaco del Comune di Pineto Robert Verrocchio, il sindaco del Comune di Roseto degli Abruzzi Sabatino Di Girolamo, l’ex presidente di T.U.A. Luciano D’Amico e Giovanni Di Vito, per la Fiab il vice presidente Alessandro Tursi, Nino Bertoni presidente del Flag Costa Blu di Giulianova, per Bike2Like Massimo Carassai, che hanno firmato l’Accordo di Programma nel dicembre 2016 ed hanno creduto fin dall’inizio al progetto MoveTe sviluppato dall’ADSU di Teramo”.
MoveTe, già vincitore del bando sperimentale del Ministero dell’Ambiente classificandosi 15° su 114 partecipanti, oggi riceve questo ulteriore riconoscimento scientifico per i contenuti innovativi che racchiude. Questo testimonia che il nostro territorio ha le capacità per essere protagonista e dare il proprio contributo, raggiungendo livelli di eccellenza nel dibattito nazionale, anche nel settore delle innovazioni tecnologiche per la gestione urbana”
MoveTe, un misto tra lingua inglese e la pronuncia di “muoviti” in vernacolo teramano, il nuovo progetto per promuovere una mobilità sostenibile, dell’Adsu, l’Azienda per il Diritto agli Studi Universitari e co-finanziato dal Ministero dell’Ambiente.
La formula è stata proposta a dieci comuni del Teramano e alle grandi aziende della Val Tordino, per incentivare gli spostamenti dei lavoratori e degli studenti in bicicletta, nei tragitti con distanze che vanno da un chilometro a cinque chilometri, dove sono più competitivi rispetto all’auto, a piedi e con i mezzi pubblici.
I Comuni partner di progetto sono: di Martinsicuro, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto ed Atri sono ubicati sulla costa adriatica; i Comuni di Mosciano Sant’Angelo, Bellante e Castellalto si posizionano lungo l’asse di penetrazione verso l’interno della Val Tordino; infine il Comune di Teramo è collocato in posizione baricentrica. 
Il territorio individuato si sviluppa parallelamente agli assi principali di mobilità della provincia di Teramo costituiti dalle autostrade A14 ed A24.
Il progetto è rivolto: a tutti gli studenti universitari per gli spostamenti da casa e dai nodi di interscambio (stazioni ferroviarie e degli autobus) verso i tre poli universitari; agli studenti maggiorenni degli istituti superiori; ai lavoratori di Enti pubblici; ai lavoratori di aziende private.
Prevede quattro linee di intervento: infrastrutturale – realizzazione di dieci velostazioni; mobilità – buoni mobilità per studenti e lavoratori; pedibus/bicibus; disseminazione – corsi di formazione.
Si tratta di mettere in campo quattro azioni integrate, per modificare le abitudini di vita della popolazione, verso una mobilità sostenibile. Nel dettaglio, lo studio di fattibilità ha analizzato il possibile bacino di utenza che è coinvolto, stimato in circa 183 mila abitanti con una previsione di 273 mila spostamenti in auto evitati ogni anno e circa 1830 veicoli in meno su strada ogni giorno. A diminuire è anche la richiesta di spazi per il parcheggio: 45 mila metri quadri di posteggi giornalieri non occupati.
Le velostazioni da realizzare sono di tre tipologie: strutture metalliche chiuse, capaci di contenere fino a 100 posti bici, aperte con 40 posti bici disponibili; spazi ricavati all’interno di fabbricati esistenti anche in questo caso con capienza fino a 100 stalli.
Non si tratta di un bike sharing, ma l’utente avrà a disposizione degli stalli in cui lasciare la propria bicicletta in velostazioni intelligenti con videosorveglianza, sistemi di allarme, armadietti e un piccolo guardaroba per cambiarsi d’abito dopo una pedalata in bici o in caso di maltempo, postazioni per la ricarica delle macchine, dei motorini, una piccola officina interna, e anche la wifi zone.
I luoghi individuati per la realizzazione delle velostazioni comprendono:
le stazioni ferroviarie dei Comuni di: Teramo, Bellante, Pineto inclusa la frazione di Scerne, Alba Adriatica, Giulianova, i terminal autobus a: Teramo, Mosciano Sant’Angelo, la piazza Santa Rita a Martinsicuro, il parcheggio dell’ospedale San Liberatore di Atri, un’area individuata nel polo industriale tra Bellante e Castellalto.
Saranno inoltre realizzate strutture e opere viarie collegate quali piste ciclabili, adeguamenti dei sottopassi ferroviari, raccordi e interconnessioni tra le stazioni bici, aree di sosta e percorsi pedonali affiancati alle piste.
La mobilità ciclabile sarà stimolata per mezzo dell’erogazione di “buoni mobilità” ciclista/studente/lavoratore pari a 25 centesimi per ogni chilometro percorso. Dopo l’identificazione del ciclista e del mezzo impiegato, un dispositivo elettronico satellitare installato in modo semplice e sicuro sulle biciclette rileverà gli spostamenti effettuati in bicicletta, ne misurerà le distanze e ne calcolerà l’ammontare dell’incentivo maturato proporzionalmente alle distanze percorse.
I dati raccolti saranno messi a disposizione dei Comuni partecipanti, consentendo in tal modo di effettuare scelte mirate e consapevoli di miglioramento delle infrastrutture per la mobilità del territorio interessato.
Attraverso l’attività progettuale saranno sviluppate e testate ulteriori funzionalità del sistema per affrontare altri problemi che affliggono i ciclisti: poca sicurezza e furti del mezzo.
Lo strumento applicato alla bicicletta potrà, infatti, dialogare, ai fini della sicurezza del ciclista con analoghi strumenti già in uso sulle autovetture, attivando dispositivi utili a ridurre la frequenza degli incidenti. Per mezzo di inclinometri integrati nel dispositivo elettronico, inoltre, potranno essere segnalati eventuali incidenti di ribaltamento della bicicletta ai numeri di soccorso prestabiliti.
Potranno essere interfacciati a sistemi di tipo “smart” per la mobilità nei centri urbani, finalizzati alla pianificazione della mobilità più aderente alle necessità dei ciclisti.
Altro punto importante è la diffusione di informazioni tra i cittadini per illustrare e diffondere l’iniziativa, attraverso assemblee pubbliche e numerosi eventi sul territorio, una trentina già in programma, nell’ottica di una campagna di sensibilizzazione all’uso della bicicletta negli spostamenti che si pone come obiettivo il miglioramento della qualità di vita delle persone e dello stato di salubrità dell’ambiente.

XVI Giornata sicurezza scuole

Come ormai noto la Giornata nazionale per la sicurezza delle scuole, ideata e promossa da 16 anni dalla Scuola di Cittadinanzattiva, ed istituzionalizzata a partire dal 2015 con la legge 107 (La “Buona Scuola”), si celebra in tutta Italia, il 22 novembre, per ricordare le vittime della scuola. Quest’anno ricorre anche il decennale di una di loro, Vito Scafidi. In questa occasione Cittadinanzattiva Teramo e l’Istituto Comprensivo Teramo 5 “Falcone e Borsellino”, hanno organizzato e daranno l’avvio ad una proficua collaborazione che si dipanerà attraverso una serie di attività rivolte a migliorare la sicurezza attiva e la consapevolezza dei comportamenti in caso di emergenza tra gli alunni. Gli studenti interessati sono quelli che frequentano la scuola dell’infanzia, le classi delle primarie e secondarie di I° grado dell’Istituto che popolano, ad oggi, il nuovo Polo scolastico di Teramo-Cona accolto presso gli spazi dell’I. T. G “Carlo Forti”, a seguito dell’inutilizzabilità della sede di appartenenza “Luca Tancredi” per inadeguato indice di vulnerabilità sismica e dell’inagibilità del plesso dell’Infanzia di Villa Ripa. Gli interventi inizieranno appunto il 22 novembre con attività generali dimostrative in palestra in collaborazione con l’Associazione Gruppo Gran Sasso di Protezione Civile, i referenti di CA e il personale della scuola. Gli incontri proseguiranno coinvolgendo oltre 130 alunni, suddivisi per gruppi, in diversi incontri, che vedranno protagonisti anche gli insegnanti ed i genitori, e che, oltre al 22, si svolgeranno il 30 novembre, il primo dicembre, il 10 gennaio ed il 12 gennaio. Sono ancora da stabilire le giornate nelle quali si effettueranno gli incontri di formazione ai docenti e collaboratori (unitamente all’RSPP), la prova di evacuazione (che dovrebbe riguardare tutti gli studenti del Forti, superiori comprese, e che potrebbe essere ripresa al fine di studiarne le criticità e procedere successivamente ad eliminarle) ed in fine l’incontro con le famiglie. Quest’ultimo riveste particolare importanza e delicatezza perché, attorno ai rischi ed alle relative situazioni di emergenza, il linguaggio e gli insegnamenti trasmessi da educatori e famiglie, soprattutto nei confronti dei bimbi più piccoli, diventino univoci e non contraddittorii.

Teramo, convegno con il Club per l’Unesco

Uomo, cibo e ambiente: la sfida del terzo millennio è il tema del convegno organizzato dal Club per l’Unesco di Teramo e dall’Università degli Studi di Teramo per giovedì 22 novembre 2018 alle ore 10.00 nell’Aula Magna Benedetto Croce. Nel corso dei lavori ‒ moderati dal preside della Facoltà di Bioscienze Antonello Paparella ‒ il tema della nutrizione sostenibile per la salute dell’uomo e del pianeta sarà affrontato sotto vari aspetti: dalle cucine del riuso tra sostenibilità ed eticità dei consumi alimentari al ruolo dell’apicoltura tra salute e natura, all’Enciclica sull’ambiente di Papa Francesco.Dopo i saluti del rettore Dino Mastrocola e della presidente del Club per l’Unesco di Teramo Teresa Di Giacinto Speca, interverranno Mauro Serafini, ordinario di Nutrizione umana all’Università di Teramo; Lorenzo Leuzzi, vescovo di Teramo-Atri; Ernesto Di Renzo, docente di Antropologia dell’alimentazione all’Università di Roma Tor Vergata; Michele Amorena, ordinario di Farmacologia e tossicologia veterinaria dell’Ateneo di Teramo.

Incontro sindaco e commercianti del centro

Movida e vita notturna: il Sindaco di Roseto Sabatino Di Girolamo e il consigliere delegato Massimo Felicioni hanno incontrato i commercianti del centro cittadino e raggiunto un’intesa di massima per contenere le derive del fenomeno.

L’incontro è stato fortemente voluto dal primo cittadino il quale, dopo aver osservato violazioni plurime dell’ordinanza che disciplina la movida, ha deciso di convocare tutti gli esercenti di piazza Dante, via Thaulero e via Latini per rappresentare la sua preoccupazione circa l’escalation degli episodi di vandalismo testimoniati anche dal numero crescente degli esposti da parte dei cittadini.

“Ho ribadito ai commercianti che così non si può più andare avanti – dichiara il sindaco – . Da questo momento concedo dieci giorni di tempo per individuare soluzioni che vadano nella direzione dei contenuti sanciti dall’ordinanza che prevede da un lato il ripristino del decoro dei luoghi entro i 100 metri dell’esercizio commerciale, dall’altro la dotazione di personale dedicato a vigilare sulla pubblica sicurezza, quali steward o vigilantes. La mia è stata una richiesta formale – puntualizza – perché non sono più tollerabili risse, molestie, e schiamazzi così come anche i tappeti di bicchieri e altri rifiuti che insudiciano la pavimentazione soprattutto il sabato e la domenica mattina”.

Se i commercianti saranno in grado di mettere fine a una situazione divenuta intollerabile, anche il primo cittadino si dice disponibile a evitare misure maggiormente restrittive quali sanzioni amministrative o l’istituzione delle cosiddette “zone Daspo”.

“Si tratta di una possibilità che mi concede il decreto Minniti di delimitare certe zone allontanandone i soggetti pericolosi su segnalazione al questore. E’ chiaro che non voglio a arrivare a mettere ‘bollini neri’ su quelle aree che rappresentano il cuore pulsante di Roseto, ma da questo momento tutti devono assumersi l’obbligo di mettere fine all’anarchia e garantire la pulizia. I commercianti – prosegue il sindaco- hanno convenuto sul problema e mi hanno assicurato la loro collaborazione, per garantire decoro e sicurezza. Ma anche io farò la mia parte. Nei prossimi giorni infatti farò partire le procedura di gara per installare le videocamere di sorveglianza. Gli esercenti hanno capito che una guerra di posizione ci vedrebbe sconfitti entrambi mentre se collaboriamo riusciremo a tenere viva Roseto che poi è l’interesse di tutti”.

Il consigliere Massimo Felicioni, sempre in prima linea per quel che riguarda la disciplina degli eventi notturni, ha annunciato che tra dieci giorni ci sarà un nuovo incontro con i commercianti per apprendere i dettagli organizzativi i proprietari dei locali intenderanno mettere in campo. “Sono molto soddisfatto della sensibilità e della collaborazione mostrata dagli esercenti, peraltro molti di loro sono giovanissimi – ha specificato il consigliere – ma nonostante questo molto comprensivi. Grazie a loro anche l’amministrazione riuscirà a fare la sua parte che è quella di vigilare sulla movida contenendo derive vandaliche o pericolose, ma anche assicurare la vivacità e lo sviluppo dei suoi luoghi vitali”.

Roseto, presentato il nuovo Distretto Sanitario di Base

Entro la fine del mandato del Sindaco Sabatino Di Girolamo partiranno i lavori per il nuovo Distretto Sanitario di Base il cui progetto rappresenta una dei punti qualificanti dell’amministrazione comunale.

Il cronoprogramma dei lavori, il valore dell’intervento, i canali di finanziamento e i servizi erogati nella struttura sono stati definiti nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto a cui hanno preso parte il Sindaco Sabatino Di Girolamo, l’Assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci, il Direttore generale della Asl Roberto Fagnano, la direttrice sanitaria della Asl Maria Mattucci, e il Direttore del Cast (Coordinamento Assistenza sanitaria territoriale) Valerio Profeta e il nuovo direttore dell’attuale distretto sanitario di Roseto Giandomenico Pinto.

“Realizzare il distretto su un’area pubblica – ha dichiarato il sindaco Di Girolamo – ci ha con-sentito di accorciare notevolmente i tempi di questo progetto a cui teniamo particolarmente anche perché finora abbiamo i servizi sanitari quali il 118, il consultorio e il Dsb tutti decentrati tra loro. Con il nuovo distretto andremo a concentrare in un unico polo sanitario tutti i servizi dando una risposta alla vallata del Vomano, ma anche ai turisti visto che d’estate la popolazione triplica”.

L’operazione, come ha puntualizzato il sindaco, è stata resa possibile grazie anche alla stretta sinergia con la Asl di Teramo ma anche grazie alla filiera politica con la Regione Abruzzo grazie alla quale si stanno compiendo i progetti di riqualificazione del Pontile, la messa in sicurezza degli argini del Tordino, la cessione dello Iat al Comune e il riutilizzo dell’autoporto.

Alla conferenza stampa era presente il già deputato Tommaso Ginoble che questo progetto l’ha avuto a cuore e seguito sin dalla fase embrionale. “Qualche volta, e finalmente, la politica e le istituzioni fanno il loro dovere – ha dichiarato Ginoble -. I cinesi dicono che ogni cammino inizia con un piccolo passo e oggi questo passo è stato compiuto. Siamo orgogliosi di dare risposte a una comunità che sentiva questa esigenza da tempo. Sento spesso critiche all’amministrazione per non essere riu-scita a dimostrare quello che vale dopo due anni che abbiamo dovuto trascorrere a fare il recupero dei conti e delle finanze. L’atto di oggi a mio giudizio – ha concluso Ginoble – segna una svolta per Roseto che caratterizzerà anche le generazioni future. Da oggi di atti più o meno grandi ce ne saranno molti altri perchè Roseto merita questa importanza grazie alla sua vivacità economica, sociale e culturale”.

Il direttore generale della Asl Roberto Fagnano ha messo in evidenza come le vecchie strutture non sono più conformi dal punto di vista della sicurezza per cui il nuovo Dsb risponde sia a esigenze di sicurezza, ma anche alle necessità di sviluppo della medicina sul territorio. “La deospedalizzazione ci impone la necessità di un Dsb di qualità, e su Roseto in tal senso abbiamo investito molto aspettandoci un aumento del numero di prestazioni e verificando anche la disponibilità di una Residenza assistenziale sanitaria (Ras) e di una Residenza assistenziale protetta (Rap) di circa 40-60 posti”.

Si è detto molto orgoglioso anche l’assessore regionale alle Politiche della Salute Silvio Paolucci che politicamente ha lavorato molto per questo traguardo e si è detto soddisfatto del rispetto dei tempi con i quali è stato portato avanti l’indirizzo politico. “Peraltro questo intervento – ha dichiarato l’assessore – è importante per la Regione perché dal punto di vista dell’assistenza si proietta in un futuro di maggiore attenzione verso le persone fragili, gli anziani soli e i pazienti cronici o in condizioni di non autosufficienza. La Regione è stata brava a occupare questo spazio, prevedendo una residenzialità per anziani con titolarità pubblica in una fascia territoriale popolosa. Siamo stati dunque in grado di rispondere al fabbisogno con una operazione di grande respiro sotto il profilo della riqualificazione cittadina e sanitaria”.

La necessità di un nuovo distretto sanitario nasce sia dalla volontà di dotare la città di Roseto di una nuova struttura (in considerazione delle condizioni fatiscenti e inadeguate del vecchio presidio), ma anche dalla considerazione che l’assistenza medica attuale, in Italia, sta andando verso le strutture territoriali. Oggi, e sempre di più in futuro, ci si ricovera in ospedale solo per le emergenze e per la chirurgia programmata. Due terzi delle risorse economiche del Sistema sanitario sono a carico del territorio. Quindi, è strategicamente molto importante avere un Distretto come quello previsto dal piano sanitario regionale propriamente definito come “Distretto della costa”.

A fine settembre il Consiglio comunale di Roseto ha provveduto a deliberare la cessione di proprietà del vecchio distretto alla Asl di Teramo. Si è trattato di un passaggio propedeutico al perfezionamento amministrativo degli atti poiché – in virtù di una legislazione preliminare – il distretto sanitario di base era considerato catastalmente di proprietà del Comune di Roseto. Tuttavia per effetto di una successione di legge (la 502 del 92 che ha introdotto l’aziendalizzazione delle unità sanitarie locali) questa proprietà è passata alle Asl come una sorta di atto dovuto. Il Comune ha provveduto così a formalizzare anche questo passaggio catastale in modo da cedere l’attuale distretto alla Asl e arrivare infine a un accordo di programma per il nuovo distretto sanitario che nascerà a Roseto sud a Piazza Marco Polo, un’area pubblica adiacente al palazzetto dello sport, vicino la ferrovia, e in grado di intercettare tutto il bacino di utenza della Vallata del Vomano e Pineto.

Il nuovo Dsb di Roseto sarà una sorta di mini-ospedale di 4.250 metri quadrati e avrà un valore complessivo di 4 milioni e 800mila euro, la cui realizzazione- come hanno spiegato nel corso della conferenza stampa il direttore Roberto Fagnano e Valerio Profeta – avverrà parte con un finanziamento pubblico, parte attraverso risorse della Asl e attraverso il cofinanziamento derivante dall’utilizzo della vecchio Dsb che il comune ha ceduto all’azienda sanitaria e in parte attraverso un appalto privato misto a permuta. Il progetto prevede anche un’area verde attrezzata di 1200 metri quadrati e un parcheggio di 2.100 metri quadrati coperto da pannelli fotovoltaici per dare energia alle strutture. Il nuovo Dsb infatti si comporrà di un primo corpo anteriore di due piani contenenti le strutture distrettuali, e poliambulatori, e di un corpo posteriore di tre piani dove ci saranno la Ras e la Rap. L’area verde sarà compresa tra i due corpi e sarà fruibile in parte dal distretto, mentre una parte resterà ad uso esclusivo della Rsa la cui gestione è sotto responsabilità organizzativa della Asl, ma i cui servizi potranno essere affidati a privati.

Come puntualizzano i due consiglieri Celestino Salvatore e Adriano De Luca, che hanno seguito da vicino l’iter insieme al sindaco Sabatino Di Girolamo, si tratta di una struttura destinata a ricoveri a bassa intensità per pazienti anziani o post operatori dove la parte sanitaria è ridotta sostanzialmente alla sorveglianza del paziente. Inoltre, il Dsb conterrà il centro operativo del 118, le Uccp (Unità complesse di cure primarie) che sono associazioni di medici di base, le Ncp (Nuclei di cure primarie) e le Utap (Unità territoriale di assistenza primaria). Il polo sarà dotato di sportelli al pubblico (cassa, Cup, scelta e revoca medi-co, Punto unico di accesso), servizio Assistenza domiciliare integrata, Radiologia territoriale di primo livello, Fisioterapia e riabilitazione e uffici distrettuali. Infine, ma non per ultimo, il Dsb contiene anche la parte operativa dell’Aft (Aggregati funzionali territoriali) ovvero quei medici che organizzano il servizio sanitario di base, insieme al Distretto: dalle vaccinazioni alla medicina preventiva ai progetti di coordinamento ospedale – territorio.

Al Distretto Sanitario Di Base farà riferimento una popolazione di circa 200.000 (duecentomila) cittadini della fascia costiera appartenenti alla ASL di Teramo. La sua collocazione è stata definita nel Piano Sanitario Regionale che ha scelto Roseto, non solo perché è la città più grande della Provincia, ma perché è baricentrica rispetto al territorio che deve servire.

Roseto, 360 nuovi loculi nel cimitero entro il 2019

Il cimitero di Roseto verrà presto ampliato. Approvato dalla Giunta il progetto che prevede la costruzione di 360 nuovi loculi, su un totale di 900.

Verrà data quindi una risposta importante tenuto conto che la principale area cimiteriale cittadina ha una carenza di loculi che ha costretto i familiari di alcuni defunti a procedere con la tumulazione nei cimiteri delle frazioni. La realizzazione delle nuove cappelle verrà coperta con un mutuo di 500mila euro grazie alla Cassa Depositi e Prestiti a cui il Comune si è rivolto, nella speranza ovviamente di ottenere il finanziamento.

Il progetto esecutivo andrà in gara d’appalto entro primi mesi del prossimo anno. L’obiettivo del sindaco Di Girolamo e dell’assessore Tacchetti è quello di riconsegnare questo primo lotto entro il 2019.

“Si tratta questo di un intervento”, spiega il vice sindaco Simone Tacchetti, “che ha origine nel 2012, quando l’amministrazione guidata dall’ex sindaco Enio Pavone mise in vendita i loculi su carta, ma senza realizzarli visto che i soldi incassati furono utilizzati per coprire la spesa corrente. Così su quell’intervento, quantificato in 2milioni e 74 mila euro, a noi è toccato finire di incassare 714mila euro per coprire somme già spese in passato, per di più ritrovandoci in piena emergenza loculi”.

Tacchetti ha sottolineato inoltre come l’attuale amministrazione si sia fatta quindi carico, tramite un mutuo, di dare una risposta alle tante persone che hanno già pagato i loculi mai realizzati.

Il tutto col paradosso che alcune di loro sono nel frattempo venute a mancare e il Comune è stato costretto anche ad anticipare quelle spese necessarie a concedere loculi temporanei nei cimiteri periferici visto che a Roseto centro non ce ne sono più. Con questo intervento ci sarà anche la possibilità di ricavare dei campi per la sepoltura a terra visto che nel cimitero centrale erano terminati anche quegli spazi.

“Tuttavia”, conclude Tacchetti, “per dare una sepoltura dignitosa ai defunti l’amministrazione per questa annualità ha dovuto rinunciare ad altre priorità come il piano asfalti. Si tratta questo di un obiettivo imprescindibile, che però ci siamo visti costretti a rimandare ai successivi esercizi”.

Gianluca Ginoble a Trieste per non dimenticare

Gialuca Ginoble insieme ai suoi amici del gruppo “Il Volo ha cantato l’Inno di Mameli in occasione della commemorazione dei caduti del 4 novembre nella città di Trieste. 

Il rosetano Gianluca Ginoble, con gli amici de Il Volo Ignazio Boschetto e Piero Barone hanno così concluso la cerimonia alla quale ha partecipato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che non ha dimenticato le vittime del maltempo di questi ultimi giorni, ringraziando anche l’impegno delle forze armate.

I tre artisti de Il Volo hanno arricchito la manifestazione, intonando l’Inno di Mameli a conclusione dei discorsi dei presenti che hanno rimarcato l’importanza della giornata dedicata ai Caduti in Guerra, con la scelta di celebrare l’anniversario al Sacrario di Redipuglia e piazza dell’Unità d’Italia a Trieste.