Roseto: presentazione libro dei caduti e decorati

Sabato 10 novembre all’interno della sala consigliare del municipio di Roseto degli Abruzzi si sarà la presentazione del volume dedicato ai caduti e decorati rosetani  delle due guerre mondiali.

Il volume è il frutto di otto anni di ricerche effettuate dagli autori in vari archivi, e da consultazioni di libri, comparando nomi, luoghi e date, oltre che direttamente dalle testimonianze di parenti dei tanti soldati, contattati dai due ricercatori.

Il libro dal titolo “Roseto degli Abruzzi. Caduti e decorati della Prima e Seconda Guerrra Mondiale”.” è formato da 160 pagine e al suo interno troviamo 4 capitoli e ben 10 parti.

Gli autori del volume sono Emidio D’Ilario, presidente del Circolo Filatelico Numismatico Rosetano e il giornalista e scrittore Luciano Di Giulio che insieme hanno ripercorso le due guerre e contribuito alla ricerca di tanti soldati dimenticati.

Il libro esce in occasione delle commemorazioni dei 100 anni della prima guerra mondiale (1918-2018) che si stanno svolgendo in tutta Italia,

Il sindaco nel suo saluto ai cittadini nel libro ha scritto: “Emidio D’Ilario e Luciano Di Giulio, appassionati collezionisti e studiosi di filatelia, hanno dato alle stampe un lavoro encomiabile per diversi motivi. Hanno ricostruito alcune pagine fra le più difficili dei due conflitti mondiali. Il volume fa conoscere Roseto più da vicino, nel suo farsi storico, rappresentato da uomini, che forse non hanno avuto voce, ma che non devono rimanere solo nomi sulla pietra”.

Vogliamo rimarcare “ad alta voce” che il libro ha ottenuto l’autorizzazione da parte della Presidenza dei Consiglio dei Ministri a poter utilizzare il logo ufficiale delle commemorazioni del centenario della prima guerra mondiale.

E la prima volta che una pubblicazione di Roseto degli Abruzzi (dal 1860 a oggi) ottiene questa importante e gratificante autorizzazione da parte del Consiglio dei Ministri.

Ritrovato dai due autori lo stendardo ufficiale della sezione di Roseto degli Abruzzi dell’Istituto del Nastro Azzurro, che si credeva perduto ormai danni e oggi rimesso a nuovo sarà presente nel convegno e alla manifestazione.

Per questo motivo e anche grazie al suo archivio nazionale dove D’Ilario e Di Giulio hanno attinto le motivazioni delle decorazioni ai caduti rosetani, che invitato, sarà presente al convegno un rappresentante di Roma dell’Istituto, il luogotenente Domenico Caccia che illustrerà gli scopi e i valori principale dell’Istituto del Nastro Azzurro

L’autore Emidio D’Ilario a proposito del volume dice: “Un libro voluto per non dimenticare i nomi dei tanti soldati che hanno immolato la propria vita per la Patria e la libertà.

Il libro è stato scritto per questo motivo, per dare il meritato e giusto riconoscimento ai giovani soldati che sono caduti nell’adempimento del dovere, e che hanno tutto il diritto di essere ricordati per l’eternità.

Uno dei relatori del convegno è don Cesare Faiazza, attuale vicario generale della Famiglia dei Discepoli, chiamato personalmente dagli autori del libro, che lo hanno voluto da Roma come ospite alla manifestazione rosetana, chiedendogli di illustrare ai presenti le finalità del sodalizio di cui fa parte.

Il giornalista e autore Luciano Di Giulio ha scritto nell’introduzione: “Con questo libro vogliamo mettere nero su bianco il lungo lavoro di ricerca e di comparazione di nomi, date e avvenimenti che ripercorrono i due conflitti mondiali avuti in Italia, e che hanno coinvolto tantissimi giovani del nostro territorio. Fino a oggi non esisteva un libro, così completo, che raccogliesse i nomi dei soldati paganesi e rosetani caduti e di quelli decorati sia nella prima che nella seconda guerra mondiale.

Durante la giornata di sabato, all’interno del municipio di Roseto, sarà attivo e funzionante un ufficio distaccato delle Poste Italiane, con propri dirigenti e dipendenti che obliterà tutta la posta in partenza con un apposito annullo filatelico creato e proposto dalla segreteria della manifestazione “Per non dimenticare” e approvato e realizzato dalle Poste Italiane.

 

Il prof Elso Simone Serpentini che ha curato la prefazione del volume ha scritto: “Il lettore sfoglierà queste pagine con curiosità, ma soprattutto con rispetto, dovuto alla memoria di chi è caduto sui campi di battaglia o su un letto di ospedale militare, sotto il piombo di un nemico affrontato in campo aperto o in un’imboscata, per i postumi di una grave ferita o di una malattia mortale contratta in trincea.

L’organizzazione per meglio valorizzare l’evento ha fatto stampare due cartoline ricordo illustrate a tema che saranno distribuite durante la manifestazione e il convegno.

La presentazione del volume si svolgerà nell’ambito della settima edizione della manifestazione “Per non dimenticare 2018”, durante il convegno “Caduti e decorati rosetani della prima e seconda guerra mondiale.

Durante la giornata di sabato 10 novembre, dedicata al convegno, nella sala del consiglio del municipio sono state allestite alcune mostre a tema sui caduti, decorati, la prima e seconda guerra, Gabriele D’Annunzio, Tommaso Cascella, Croce Rossa Italiana, filatelia e guerra, Cefalonia 1943 e altre tematiche, che resteranno aperte fino a sabato 17 novembre, con visita gratuita.

Alla manifestazione sono stati invitati le varie associazioni d’arme e combattentistiche e i vari rappresentanti delle forze armate e di polizia provinciali e regionali.

Invitata come relatore al convegno la direttrice dell’Archivio di Stato dei Teramo, la dott.ssa Carmela Di Giovannantonio, che nel suo intervento illustrerà le finalità e il valore territoriale degli Archivi di Stato di Pescara e di Teramo, da lei diretti e la loro importanza culturale per non dimenticare nessun soldato caduto nelle due guerre.

Nel convegno si sabato 10 novembre, con inizio alle ore 9,30, oltre alla presentazione del volume ci saranno interventi del dott. Luca Angeli e del prof. Elso Simone Serpentini che illustreranno rispettivamente la prima e seconda guerra mondiale, e ci saranno ricordi particolari con nomi e luoghi dei combattimenti.

Angeli nel suo intervento illustrerà in particolare e per la prima volta in un convegno a Roseto degli Abruzzi alcuni nomi di soldati di Montepagano che hanno combattuto con la divisa americana.

Invitato alla manifestazione il dott. Mario De Bonis che reciterà una preghiera per i caduti.

Modera il convegno il giornalista Walter De Berardinis.

Subito dopo la presentazione del volume saranno consegnati ai parenti dei caduti degli attestati di partecipazione, e saranno altresì consegnati alcuni attestati alla memoria dei soldati rosetani decorati.

Anastasia Di Giulio

PREMIO BORSELLINO 2018 I PREMIATI


“La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”. Con questa citazione di Paolo Borsellino si è aperta ieri mattina a Pescara la conferenza stampa di presentazione dell’elenco dei premiati della del “Premio Borsellino” 2018. Numeri impressionanti per “il Premio”: tante scuole coinvolte in tutto l’Abruzzo; tante che avrebbero voluto gli incontri del Premio e saranno soddisfatte già a partire dal 29 ottobre con la presenza a Chieti di Giovanni Impastato; tanti incontri pubblici sempre pieni di gente, libri, film, scrittori importanti e nomi storici, tanti spettacoli. Un successo clamoroso ha contraddistinto questa edizione del Premio molto rinnovata, più dinamica e meglio diffusa sul territorio regionale. Come nella tradizione 4 i settori: impegno civile, giornalismo, cultura e legalità Tanti tutti importanti i nomi presentati ieri a Pescara dalla associazione “Falcone e Borsellino” onlus, per la consegna del Premio Borsellino per la legalità.
Nomi quest’anno scelti dalla giuria presieduta da Giovanni Legnini e Federico Cafiero De Raho . Il procuratore generale di Caltanisetta Lia Sava, che ha indagato sulle stragi di Capaci e via D’Amelio; i procuratori nel mirino della ‘ndrangheta Alessandra Dolci, a capo della Direzione antimafia di Milano e Giovanni Musarò pm dell’inchiesta di Ostia e Mafia capitale; ma anche i Questori De Iesu di Napoli e Misiti di Pescara, già alla guida dell’antimafia di Palermo.
La consegna dei Premi chiude anche quest’anno la storica manifestazione dei 15 giorni per la legalità voluta da Antonino Caponnetto e presieduta fino alla sua recente scomparsa da Rita Borsellino, giunta alla sua 23ª edizione e considerata oramai in modo unanime la più importante manifestazione italiana nel settore della cultura della legalità e il più prestigioso riconoscimento in questo settore.
Riconoscimenti anche per Giovanni Impastato di “Casa Memoria”, Giovanna Boda del Miur, i giornalisti Klaus Davi (Mediaset) e Daniele Piervincenzi (Rai2), Alessio Cremonini produttore del film “Sulla mia pelle”, diverse associazioni di volontariato e impegno civile.
La Cerimonia di Premiazione si svolgerà sabato 27 ottobre 2018 nella Sala del consiglio del Comune di Pescara presieduta da Giovanni Legnini (Presidente del Premio), don Aniello Manganiello (garante del Premio); Federico Cafiero De Raho (Procuratore della Direzione naz.le Antimafia e antiterrorismo); Luigi Savina (vice capo vicario della Polizia di Stato) ; Fabrizia Francabandera (presidente della Corte d’Appello dell’Aquila)
La cerimonia sarà integralmente trasmessa per l’Italia in streaming sul sito del Premio e sull’emittente “Rpiùnews”.

PREMIATI:

VOLONTARIATO
Associazione sportiva dilettantesca Oratorio Don Guanella Scampia Da 25 anni nel cuore di Scampia (Na) educa alla legalità e insegna valori attraverso lo sport Piero Lombardi magica musica Già docente di educazione musicale, direttore d’orchestra ha fondato e dirige l’orchestra “Magica Musica”, composta da 30 ragazzi speciali.

SCUOLA
Studenti “Istituto De Cecco” Sabrina Del Gaone Dirigente scolastico dell’Istituto “Moretti” di Roseto degli Abruzzi ha sviluppato nella sua scuola un percorso educativo sui temi di legalità, impegno sociale e civile

GIORNALISTI
Marilena Natale Giornalista della “Gazzetta di Caserta” sotto scorta da due anni perché minacciata dal clan dei Casalesi per le sue inchieste coraggiose, esempio vivo di impegno civile.

Daniele Piervincenzi Giornalista di Rai 2, cronista noto per le sue inchieste contro “le mafie” all’interno di “Nemo – Nessuno escluso”, è noto suo malgrado per l’aggressione subita ad Ostia. Oggi è conduttore del programma Rai “Mai più bullismo”.

Klaus Davi giornalista è blogger dell’Huffington Post ed editorialista del gruppo Mediaset. E’ autore di numerosi documentati sulla ‘Ndrangheta.

CULTURA DELLA LEGALITA’

Libro Pasquale Squaletto Solidale – al Co.Re.Com Abruzzo Michela Ridolfi e Co.Re.Com Italis Filippo Lucci Ha pubblicato la fiaba per ragazzi contro il bullismo “Pasquale Squaletto Solidale” della scrittrice Premio Campiello Donatella Di Pietrantonio, distribuita gratuitamente alle scuole abruzzesi,

Libro “La speranza oltre le sbarre” – Autrice Angela Trentini Gronchi Un viaggio-inchiesta nel carcere di Sulmona (AQ), dove scontano l’ergastolo i più feroci criminali del nostro Paese con testimonianze dei familiari delle vittime, Manfredi Borsellino, Maria Falcone e Nando dalla Chiesa.

Libro “Federico” di Fabio Anselmo L’Avvocato della famiglia Cucchi racconta l’omicidio di Federico Aldrovandi, uno dei più importanti casi giudiziari degli ultimi anni che ha sconvolto l’opinione pubblica nazionale.

Libro “Gesù è più forte della camorra” – Andrea Manzi Andrea Manzi, presidente della associazione “Ultimi”, protagonista di molteplici iniziative in difesa dei diritti degli ultimi, contro le attività criminali, racconta la storia di Don Aniello Manganiello.

Film “Sulla mia pelle” – ritira Alessio Cremonini Diretto da Alessio Cremonini. Il film è stato selezionato come film d’apertura della 75ª Mostra d’arte cinematografica di Venezia. Racconta l’ultima settimana di vita di Stefano Cucchi.

Shel Shapiro All’anagrafe Norman David Shapironegli anni ‘60 frontman del gruppo musicale The Rokes . È impegnato da molti anni nel sociale. È testimonial di Change Onlus, Fondazione Aspremare e Hanuman Onlus. Racconta in musica i primi undici articoli della Costituzione italiana

Giovanna Boda Direttore Generale della Direzione per lo Studente del MIUR . Con lei ricordiamo il fondatore e primo presidente del Premio Borsellino, Antonino Caponnetto, e la sua frase più famosa: “L’acerrimo nemico della mafia è la scuola”.

LEGALITA’

Giovanni Impastato Fratello di Peppino Impastato, instancabile testimone dell’antimafia vera, fondatore di “Casa Memoria” luogo simbolico dove migliaia di giovani si ritrovano per un ideale «passaggio di testimone.
Filippo Spiezia Magistrato con vasta esperienza di lotta al crimine organizzato dal gennaio 2016 è il membro italiano di Eurojust, è stato elletto Vice Presidente dell’Agenzia Ue che coordina la lotta contro la criminalità organizzata

Francesco Misiti Dirigente di Polizia già protagonista di numerose e brillanti operazioni contro la mafia alla guida dell’Antimafia di Palermoche hanno portato a importanti arresti , esperto di contrasto alla criminalità organizzata attualmente è Questore di Pescara.

Antonio De Iesu Coordinatore di efficaci e complesse strategie contro la camorra che hanno inferto duri colpi ai clan camorristici non solo in Campania, ferito in un conflitto a fuoco contro esponenti della nuova camorra organizzata, già questore di Milano attualmente è Questore Napoli.

Giovanni Musarò Già magistrato della Dda di Reggio Calabria, attualmente è sostituto Procuratore direzione distrettuale Antimafia di Roma. Sono sue alcune delle più importanti inchiesta contro la criminalità organizzata a Roma. 

Alessandra Dolci nemico numero uno della criminalità organizzata nel Nord Italia Procuratore Aggiunto e Coordinatore DDA Milano ha coordinato numerose inchieste soprattutto contro la Ndrangheta.

Lia Sava Pm del processo sulle stragi di Capaci e via D’Amelio, Procuratore a Caltanisetta si è occupata dei procedimenti sulle stragi in cui morirono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Oggi è Procuratore Generale di Caltanissetta

Appello del sindaco Di Girolamo sul caso viadotti

“Gli appelli e i timori di ripercussioni negative sul turismo da parte delle associazioni di categoria in relazione alle condizioni di pericolo dei viadotti abruzzesi, così come rappresentate dal ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli, non possono cadere nel vuoto”.

Così il Sindaco di Roseto Sabatino Di Girolamo prende posizione sul tema dopo aver colto l’apprensione degli operatori del settore che temono fortemente ripercussioni negative sulle presenze a causa della ribalta mediatica sullo stato dei collegamenti abruzzesi con la capitale.

“Da sindaco – continua – della seconda città più grande della provincia di Teramo, peraltro a spiccata vocazione turistica come Roseto, non posso non condividere le preoccupazioni degli operatori e di Assoturismo Confesercenti circa l’immagine negativa che viene restituita delle nostre infrastrutture su cui certamente vanno fatti sforzi più incisivi per la messa in sicurezza. Dopo il terremoto, le nevicate, e le indagini scattate in seguito ai casi di inquinamento dell’acqua del Gran Sasso, di certo gli operatori non possono fronteggiare da soli una ribalta mediatica che può danneggiare il nostro comparto turistico. Peraltro, lo dico da sindaco che per primo ha introdotto in questa provincia l’imposta di soggiorno con la ferma intenzione di destinare gli introiti a investimenti sul turismo. Tuttavia, son ben conscio che se da un lato si chiedono sacrifici agli operatori – come la mia amministrazione ha ritenuto giusto fare per contribuire a sostenere un settore vitale per la nostra provincia – dall’altro come istituzioni abbiamo anche il dovere non lasciare soli gli imprenditori del turismo alle prese con le calamità naturali e con le sciagure che riverberano i loro effetti anche in casa nostra come quella del ponte di Genova. Confesercenti Assoturismo chiede un tavolo tecnico e politico per studiare azioni di marketing e di contrasto alle ripercussioni d’immagine che stanno penalizzando il territorio. Ebbene Roseto – e come spero anche altri – sarà dalla loro parte. È per questo che chiedo ai colleghi sindaci della costa di unirsi a me e di sostenere le associazioni di categoria, i piccoli imprenditori e gli operatori tutti, per le future azioni che verranno messe in campo a tutela del comparto turistico”.

“Uno sforzo istituzionale corale – continua – a supporto di questa battaglia credo sia doveroso per un settore che tanto restituisce in termini economici e produttivi alle nostre comunità. È per questo che chiedo anche al sindaco del capoluogo Gianguido D’Alberto di dare forza e collegialità a queste rivendicazioni con il suo contributo istituzionale, così come chiedo un impegno in tal senso a entrambi i candidati alla presidenza della Provincia di Teramo. Del resto, sono certo che i sindaci Giuseppe D’Alonzo e Diego Di Bonaventura, come appassionati e autorevoli esponenti delle aree interne del teramano, abbiano ben chiaro quanto possa essere importante una battaglia istituzionale fatta per evitare di tagliare fuori Teramo e le sue comunità dai percorsi turistici e dai collegamenti con la capitale. Sono certo di potermi affidare alla loro sensibilità istituzionale per evitare che una campagna politica condotta sulla sicurezza delle infrastrutture, certamente indispensabile e condizione basilare, non debba ritorcersi contro gli sforzi già immani che fanno i nostri operatori per tenere alta la bandiera dell’Abruzzo, del nostro mare, e delle nostre montagne che proprio nei visitatori laziali vedono una bella fetta di presenze”.

“Sono certo che i colleghi sindaci vogliano rispondere insieme a me a questo a appello e rendersi disponibili sin da subito per sostenere le battaglie a cui i nostri operatori, rappresentati validamente dalle associazioni di riferimento, saranno chiamati nei prossimi mesi”, conclude Di Girolamo.

Roseto: vertenza Salpa-Rolli, accordo firmato in Regione

Sottoscritto nella sede di Pescara della Regione Abruzzo l’accordo tra azienda e organizzazioni sindacali per chiudere la vertenza Salpa-Rolli di Roseto degli Abruzzi, azienda del settore alimentare che conta circa mille dipendenti, aperta da oltre 8 mesi.

L’accordo prevede il mantenimento dei livelli occupazionali nei siti produttivi di Roseto degli Abruzzi e Alanno attraverso interventi specifici come la sottoscrizione di un contratto di sviluppo finanziato da Stato e Regione e l’erogazione di fondi provenienti dal Psr finalizzati a rinnovare gli impianti di produzione del sito di Roseto degli Abruzzi.

Per il presidente vicario Giovanni Lolli, che da tempo sta lavorando alla vertenza, si tratta di “un accordo positivo e importante che consente a una delle principali industrie del territorio, che opera nel settore della lavorazione e trasformazione dei prodotti agricoli, di continuare l’attività senza compromettere i livelli occupazionali.

Inoltre – ha aggiunto Lolli – questa azienda ha fatto una scommessa: ha associato 330 soci tra agricoltori e allevatori, molti dei quali abruzzesi, al fine di promuovere sul mercato un nuovo prodotto, peraltro certificato, che punta sulla qualità e sulla sostenibilità. Il piano industriale presentato dall’azienda prevede anche la crescita del 30% del fatturato che significa, in futuro, l’attivazione di nuovi posti di lavoro. Ringrazio le organizzazioni sindacali, le rsu, l’azienda, Confindustria e le associazioni professionali degli agricoltori per aver condiviso un accordo importante che mira a garantire il futuro dell’azienda e dei lavoratori”.

Il commento del sindaco Sabatino Di Girolamo. “Esprimo tutta la mia soddisfazione, dichiara il Sindaco, e credo di interpretare quella dell’intera comunità rosetana, per la sottoscrizione in mattinata dinanzi al Presidente Vicario di Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, dell’accordo sindacale per l’azienda SALPA di Roseto.

Si tratta di un accordo che tutela tutti i lavoratori che negli anni hanno prestato la loro attività presso l’azienda, seppure in misura diversa a seconda dell’anzianità aziendale.
Può essere, a giudizio di tutti, la base di partenza per un ulteriore sviluppo dell’azienda, che punta a prodotti di qualità e certificati; le prospettive di sviluppo per l’azienda rosetana ci sono, specialmente se sindacati e proprietà assicurano adeguata sinergia con la società Rolli.

Ringrazio Regione Abruzzo, nella persona di Giovanni Lolli, conclude il Sindaco, per avere assicurato una paziente e costante attività di mediazione, unitamente ed in sintonia con la delegazione del Consiglio Comunale di Roseto che ha partecipato alla trattativa; ringrazio anche la Rsu, i sindacati tutti e la proprietà per la sensibilità e moderazione dimostrata negli incontri, tesi al solo scopo di fare l’interesse dei lavoratori e dell’azienda, che costituisce un perno fondamentale dell’economia rosetana e abruzzese”.

Direttore regionale dei vigili del fuoco visita la caserma di Roseto

Il Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco della Regione Abruzzo, ingegnere Angelo Antonio Porcu, accompagnato dal Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Teramo, ingegnere Romeo Panzone e dal Primo Dirigente della Direzione regionale Vigili del Fuoco Abruzzo, ingegnere Daniele Centi, ha fatto visita al Prefetto di Teramo Graziella Patrizi, presso il Palazzo del Governo, con la quale ha avuto un cordiale colloquio.
Nel corso dell’incontro sono state affrontate diverse tematiche che interessano questa realtà provinciale, relativamente alla pubblica incolumità ed è stato espresso l’auspicio di continuare la proficua e sinergica collaborazione nell’interesse della collettività. Durante l’incontro sono stati affrontati argomenti inerenti i profili di competenza dei vigili del fuoco, in un’ottica di fattiva collaborazione, finalizzata ad attivare utili sinergie per la tutela della sicurezza nel territorio della provincia teramana.
Successivamente il Direttore ha incontrato presso la sede del Comando di via Diaz il personale operativo ed amministrativo, recependo alcune istanze finalizzate ad assicurare ancora una maggiore efficacia dell’azione operativa dei vigili del fuoco ed assicurando il proprio interessamento per fornire ogni supporto necessario. In particolare, il Comandante Panzone ha evidenziato l’esigenza di potenziare il dispositivo di soccorso dei vigili del fuoco sul territorio provinciale.
La visita del neo Direttore si è conclusa presso il Distaccamento di Roseto degli Abruzzi, dove ha incontrato il personale operativo e i sommozzatori che rappresentano una delle specializzazioni di eccellenza del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco.

Luigi Marini, l’uomo, l’atleta, l’imprenditore ci ha lasciato prematuramente

Luigi Marini non è più con noi.
Un pezzo della nostra Roseto degli Abruzzi se n’è andato in punta di piedi.
Conosciutissimo nell’ambiente sportivo e in quello imprenditoriale aveva avuto una miriade di contatti e amicizie, sia in Italia che all’estero, durante tutta la sua vita, nello sport e nel lavoro.
Mi permetto di parlare di Luigi in prima persona visto il vincolo di parentela che ci legava da sempre.
Sua mamma Elvira era la sorella di mio padre Mario, e da sempre c’è stato quel feeling tra sorella e fratello e io che venivo portato da papà in quella casa di via Mazzini dove abitava insieme a suo fratello “Peppe” e zio “Felluccio” insieme a Luigi era una sorta di pellegrinaggio domenicale.
Papà o per salutarla o per potare la vigna o per farsi stringere i vestiti o per una scusa qualsiasi si fermava con il suo motorino a salutare la sorella “zia Elvira”.
Di Luigi (dieci anni più grande di me) ricordo diversi passaggi della sua vita privata.
Oggi in questo pezzo, chiamiamolo, forse, di commiato, non mi dilungherò a raccontarvi la sua storia ma alcuni pezzi che mi sono rimasti in mente, quelli si voglio farvi partecipi dei miei personali ricordi di Luigi.
Forse un Luigi Marini inedito per tanti che lo hanno conosciuto solo come atleta o come imprenditore.
Ricorderò tre soli momenti, le sue tre passioni, (ne aveva tantissime), quelle che secondo me lo hanno appassioantao e divertito di più.
La prima quella per il mare, visto a 360 gradi, che Luigi amava in tutti i sensi.
La pesca con la rete a ombrello, detto in dialetto “con lo schiazzo”.
E qui entra in campo “zio Mario”, cosi chiamava affettuosamente mio padre (nella foto).
Luigi infatti aveva saputo che l’altro suo zio Franco che abitava a Montesilvano (oggi scomparso) aveva approntato un nuovo tipo di rete, e lo aveva fatto sperimentare alla foce del fiume Saline a zio Mario.
Anzi aveva preparato un doppione di quella rete e ne aveva fatto dono a suo fratello Mario.
In quesgli anni (parliamo di inizio anni ‘70) diversi rosetani e curiosi cominciarono a vedere a Roseto, in particolare alla foce del fiume Vomano, un uomo che in mezzo al mare a pochi passi dalla riva con una rete in mano la buttava davanti a se stesso, ad una decina di metri.
Fatto questo gesto e dopo che la rete era scomparsa tra le acque la ritirava tramite un cordino che eveva legato al polso e quando la tirava fuori dall’acqua come per incanto in mezzo alla rete c’era impigliato un pesce e a volte anche più di uno.
Luigi alla vista di ciò, volle provare quel nuovo tipo di pesca che aveva origini indonesiane e se ne innamorò.
Si fece preparate da zio Mario uno “schiazzo” e nei momenti liberi dal lavoro andavano insieme a pesca, e spesso quando la preda pesava più di uno o due chili era zia Elvira che cucinava con le patate come contorno agli amici di Luigi pesce arrosto e al forno che veniva apprezzato nel fresco giardino della casa di via Mazzini.
Oltre aquesto tipo di pesca, Luigi alla fine degli anni ‘70 si appassionò ad un nuovo sport.
Lui che aveva praticato insieme all’amico Sandro (nella foto) la pallacanestro a livello agonistico, questa volta aveva trovato uno sport legato al mare: il windsurf.
Una delle prime tavole a vela apparse a Roseto furono oltre a quelle di Candelori, il windsurf di Luigi.
Si riunivavo, con altri amici, poco a nord dell’’Hotel Bellavista, ma Luigi non disdegnava allontanarsi verso sud fino ad arrivare di fronte alla pineta.
Trascorreva ore in mezzo al mare e poi soddisfatto e ritemprato,tornava al suo lavoro quotidiano.
Dopo questi due passatempi legati al mare, voglio svelarvi l’altra sua passione, che forse solo alcuni suoi amici conoscono, la fotografia.
Pensate che quando personalmente a metà degli anni ‘70 fondai il CFR “Club Fotografico Rosetano”, in via Cavour, non ero a conoscenza che Luigi gia da anni era un fotoamatore.
E che fotoamatore!
Quando venni a conoscenza di questa sua passione andai subito a casa sua, insieme a papa Mario.
Luigi fu entusiasta di questa mio honny per la fotografia, ma mi rivelò che ormai per lui questa passione, che lo aveva affascitato e coinvolto per nni, stava svanendo.
Mi chiese che tipo di macchinetta adoperassi e fu contento della mia scelta di una macchina giapponese la Yashica biottica 6×6, e mi confidò che anche lui aveva scelto una giapponesse una Zenza Bronica 6×4,5.
Il mio primo pensiero di getto davanti a papà lo dissi involontariamente. “Beato a te Luigi che puoi permetterti una macchinetta così costosa. Io vado ancora a scuola”.
La mia Yashica all’epoca costava circa 100 mila lire, la sua Zenza Bronica oltre le seicento mila.
La mia poi con un accordo con l’amico fotografo “Mimì” Piccioni la pagai a 10 mila lire al mese.
Ma questa è un altra storia che fa riflettere, sulla vita di Luigi, visto che lo stipendio medio dell’epoca in cui lui acquistò la macchietta era dicira 120 mila lire al mese, fatevi i conti.
Quell’incontro terminò con un sorridente Luigi che, colpito dalla mia sincera battuta, regalò al sottoscritto un pacco da 10 rullini 6×6 marca Kodac.
Dicevo poco fa che Luigi Marini è stato un fotoamatore con i fiocchi, visto che oltre alla macchinetta si era fatto costruire sempre da zio Mario, dietro sue precise indicazioni, sopra il terrazzo di casa in via Mazzini una vera e propria camera oscura in muratura.
Al suo interno aveva installato l’ingranditore, e in uno stanzino le vaschette verticali per sviluppo delle pellicole, e di fianco all’ingranditore tre vaschette di acidi per sviluppo e fissaggio. Il tutto con lampade da viluppo professionali, con tanto di cordini dove appendere le foto per asciugarle e tappetini assorbenti per il liquido da fissaggio che scolava dalla carta fotografica.
Completava il tutto uno scaffale dove erano alloggiate le pellicole vergini, colore e bianco e nero, un vasto assortimento di carta fofografica (dalla 1 al contrasto 5) e alcuni obiettivi a la sua Zenza Bronica in una cassetti.
Quindi una passione posso chiamarla “professionale” e non solo come hobbista.
Questo era Luigi, un uomo amante delle novità, con spirito imprenditoriale e avventuriero.
Un uomo che ha vissuto la sua vita “alla grande” , nel vestire, nel mangiare e nel lavoro, e nel tempo libero.
Ci sarebbero tantissimi episodi da raccontare su Luigi, tanti da riempire un libro, ma uno recente voglio raccontarvelo.
Era una domenica di febbraio e con il mio fido cane e mia moglie eravamo andati a farci una passeggiata sulla riva del mare nella riserva del Borsacchio.
Alcune centinaio di metri a nord del Lido D’Abruzzo, da lontano, vedemmo un pescatore con un paio di canne.
Quando ci avvicinammo riconoscemmo Luigi intento a preparae l’esca e gli chiedemmo cosa facesse da solo in quel posto.
Dopo i saluti ci rispose che stava rilassandosi all’aria aperta in riva al mare, e alla domanda: cosa hai pescato?
La risposta fu “Lucià io vengo per riposarmi, poi se abboccano è tutto un di più, a me piace restare in riva al mare e tu lo sai, ricordi al fiume Vomano con zio Mario?”.
Continuammo la nostra passeggiata quasi fino a Cologna, e al nostro ritorno Luigi era ancora lì, tutto solo a rilassarci un saluto e lo lasciammo alla sua pesca.
Questo era Luigi Marini, stava bene da solo ma era anche un uomo dalla battuta facile e quando sentiva una stupidagiine da qualcuno, non rispondeva, alzava le spalle, squoteva la testa e non commentava.

Luciano Di Giulio
Vogliamo pubblicare a margine di questo ricordo personale, il commiato scritto e letto da una amico in comune con Luigi Marini, stiamo parlando del collega giornalista Lamberto Magnoni. Ricordo di averlo conosciuto alcuni anni fa a Roseto, in casa dell’amico fotografo Francesco, anzi fu lui a presentarmelo, ma all’epoca non sapevo fosse anche amico di mio cugino Luigi. Rivedere Lamberto all’interno della chiesa del Sacro Cuore, durante al funzione religiosa dei funerali di Luigi e poi alla fine chiamato da Padre Antonio Ghidoni per pronunciare (con estrema commozione e delicatezza) l’elogio funebre mi ha toccato tantissimo.
Grazie Lamberto per le tue belle parole.
Al termine della funzione insieme all’amico in comune Ezio ho chiesto se potevo pubblicare sul settimanale che dirigo il suo toccante elogio e con naturalezza e sincerità mi ha dato il suo consenso.
Qui di seguito le sue parole dette prima dell’ultima benedizione a Luigi Marini da parte del parroco

Elogio funebre

Ho fatto una promessa a Luigi quando il male aveva già fatto la sua comparsa, lasciando fin da allora poche speranze. “Devi dire quattro parole, è un impegno”. E a quell’impegno ora non posso sottrarmi.
E dunque comincerò con un pensiero che ho letto tanto tempo fa da qualche parte, e di cui non rammento neppure l’autore. Diceva presso a poco così: “Non sarebbe stato gentile né giusto se andandomene avessi detto alla mia famiglia e agli amici: arrivederci a presto. C’è però una cosa che mi preme dirvi, miei cari, ed è questa: sgranate i vostri occhi e salite in macchina, o in moto, o in bici o se non avete nessuno di questi mezzi, usate le gambe, correte, oppure semplicemente camminate, ma è importante che manteniate lo sguardo fisso all’orizzonte. E se avrete la fortuna che ho avuto io, vedrete, nell’infinito, il piccolo punto rosa della felicità….”.
Ecco, caro Luigi, in questo giorno per tutti noi tristissimo ti ho subito accreditato di una conclusione serena, del tutto consona al tuo carattere, al tuo modo di essere, alla tua fiducia nella vita, nella vita che qui ci è dato di interpretare e in quella che ci è oscura.
Con te è stata amicizia immediata. Una amicizia fatta da sempre di rispetto reciproco, di incontro tra due caratteri molto diversi, ma che in molte cose si compensavano reciprocamente. Io restio a parlare troppo; tu scanzonato e veloce di lingua, pronto alla battuta scherzosa. Ti bastava uno scambio di parole, spesso solo un’occhiata per esprimere un commento salace, mai con malizia però. Eri capace di capire al volo qualsiasi tipo di situazione, perché ti guidava la fiducia nel prossimo, anche quando non ti è stata ripagata con la stessa moneta.
E poi ai miei occhi e alle mie orecchie, ma penso anche per tutti voi, Luigi rappresentava uno degli ultimi esemplari di una Roseto che va scomparendo – e scusate il giudizio di un rosetano solo di adozione. Bello, aitante, con un passato giovanile da sportivo di livello professionistico, ha sempre conservato il gusto della battuta che coltivava nelle sue espressioni più antiche, quelle che usavano gli anziani di generazioni ormai passate. In questo era una sorta di dizionario vivente, i cui termini (quanti sono in grado di comprenderli e di usarli colloquiando oggi?) gli derivavano dalla sua capacità di assimilazione e dalla dimestichezza con personaggi che di Roseto sono stati a lungo veri e propri attori, in una dimensione capace di superare i confini locali. Con lui, chi gli è stato intimo ha vissuto una sorta di teatro, di cui Luigi e alcuni dei suoi amici più stretti sono stati protagonisti inimitabili.
Eppure non sempre la vita gli era stata benigna. Traversie e problemi che lui ha saputo affrontare a viso aperto, senza complessi, sapendo reagire con fermezza ogni qualvolta la fortuna gli si è dimostrata poco amica, ma capace di mantenere sempre, in ogni occasione, quella generosità d’animo che ha conservato fino all’ultimo.
E che dire della sua passione, del suo amore per il mare? Non è stata cosa da poco, perché per Luigi mare significava godimento della vista e pacificazione dell’animo. Da quando fortunate e impreviste circostanze della vita, delle quali Luigi ha sempre ringraziato il Cielo, gli avevano fatto dono anche di uno scafo – e fu subito Achab! – era come tornato un po’ bambino, alimentando nei suoi appassionati racconti storie di pescate, di prede grandi e piccole, di ore in armonia con la natura e con se stesso.
Una ritrovata armonia che purtroppo è durata troppo poco. E’ stata sufficiente una manciata di mesi perché un’avida malattia lo portasse via a chi gli ha voluto bene, ai familiari, agli amici, alla sua Roseto. Luigi, dopo quel colpo di fulmine a ciel sereno, ha saputo sopportarla con dignità, mai lamentandosi, consapevole della ineluttabilità di una fine segnata, addirittura spesso capace di consolare lui chi tentava di infondergli il coraggio di una speranza.
Te ne sei andato, compagno carissimo di momenti irripetibili. Come tutti coloro che ti hanno conosciuto, apprezzato, amato, in questo momento provo quello che si prova per un amico perduto. E già mi chiedo: come starà? che cosa penserà? Ma tu non badarci: aspettaci, e quando sarà il momento, unico come sempre, accoglici con una battuta delle tue.
Magari, chissà, con un “Se non lo sai, sàllo: Addèje, mammà, ècche funziona tutt…!”.

Lamberto Magnoni

Incidenti stradali in provincia di Teramo

La provincia di Teramo ha la maglia nera in Abruzzo per numero di incidenti e numero di feriti rispetto alle altre province.
Roseto degli Abruzzi con 87 incidenti e con le 5 vittime ha il numero più alto in provincia di Teramo.

Questo quello che emerge dal rapporto 2017 che l’Aci, l’Automobile Club Italia ha diffuso sugli incidenti che si sono verificati sulle strade italiane ripartiti per regioni, province e comuni e che in Abruzzo ha contato 2946 incidenti con 69 morti e 4.395 feriti.

Secondo quanto emerge dai report,
la provincia di Teramo (su un parco circolante di 275 mila 969 veicoli) ha registrato 846 incidenti con 20 morti e 1275 feriti.
Quello di Teramo è il numero di incidenti più alto rispetto alle altre province se si considera che
L’Aquila ha contato 626 incidenti (con 22 morti e 967 feriti),
Pescara 745 incidenti (con 9 morti e 1.054 feriti),
Chieti 729 incidenti (con 18 morti e 1099 feriti).

Il maggior numero di sinistri nel 2017 si è verificato nel capoluogo visto che
Teramo ci sono stati 134 incidenti,
Giulianova con 118 incidenti (tutti senza vittime)
Roseto con 87 incidenti ma 5 vittime (numero più alto in provincia di Teramo).
Seguono per numero di incidenti
Pineto con 58 casi
Alba Adriatica con 57 incidenti e una vittima.

“Sono numeri impressionanti – commenta il presidente dell’ACI di Teramo Carmine Cellinese – e il triste primato detenuto dalla nostra provincia sull’incidentalità, così come sul numero dei feriti, ci rende se possibile ancora più ostinati in quel lavoro di prevenzione e sensibilizzazione che l’Aci di Teramo porta avanti nelle scuole. Da un lato infatti crediamo che sia indispensabile diffondere la cultura della sicurezza nei ragazzi per incoraggiare una guida responsabile, ma dall’altro abbiamo attivato anche dei tavoli di lavoro per pungolare le istituzioni e le amministrazioni pubbliche affinché curino con maggiore solerzia il patrimonio della viabilità gravemente compromesso dal dissesto idrogeologico, ma anche dalle manutenzioni esigue.

Il mio appello va dunque alle istituzioni affinché collaborino insieme all’Aci per individuare priorità e avere contezza delle situazioni di maggiore pericolo che possono verificarsi sulle arterie provinciali e comunali. Nel frattempo, anche per il 2019, stiamo allestendo un ricco cartellone di iniziative per coinvolgere un numero sempre maggiore di bambini e adolescenti nei programmi di sensibilizzazione che l’Aci porta avanti nelle scuole”.

Incidenti, morti e feriti per provincia
Regione Abruzzo – Anno 2017

PROVINCIA POPOLAZIONE** CIRCOLANTE* Incidenti Morti Feriti

L’AQUILA 300.404 271.545 626 22 967
TERAMO 308.284 275.969 846 20 1.275
PESCARA 319.388 264.003 745 9 1.054
CHIETI 387.120 349.091 729 18 1.099
TOTALE ABRUZZO 1.315.196 1.160.608 2.946 69 4.395

CAPITANERIA PORTO GIULIANOVA VISITA DEL PRESIDENTE TAR ABRUZZO

Nella giornata di sabato 6 ottobre, la Capitaneria di porto di Giulianova ha ricevuto la visita dell’avvocato Antonio Amicuzzi, Presidente del Tribunale amministrativo regionale per l’Abruzzo.
Ad accoglierlo, il Comandante del porto, Tenente di Vascello Claudio Bernetti, che ha aperto le porte del Comando giuliese al Presidente Amicuzzi, promuovendo così un significativo momento di incontro tra l’Istituzione marittima cittadina e la carica di vertice dell’organo di giurisdizione amministrativa regionale.
Nel corso dell’incontro, l’Avv. Amicuzzi ha avuto modo di approfondire le molteplici competenze attribuite al Corpo delle Capitanerie di porto, con particolare riferimento alle funzioni amministrative – che completano quelle tecnico-operative – assicurate dall’Autorità marittime operanti sul territorio nazionale, in ragione della propria dipendenza funzionale – su tutti – rispettivamente dal Ministero dei Trasporti, dal Ministero dell’Ambiente e dal Ministero delle politiche Agricole, alimentari e forestali.
Il Presidente Amicuzzi, inoltre, ha avuto modo di conoscere più approfonditamente l’intensa attività condotta dalla Guardia Costiera di Giulianova e dai suoi quattro Uffici marittimi dipendenti, lungo l’intera costa teramana in materia di sicurezza della navigazione, tutela dell’ambiente marino e delle risorse ittiche.
L’incontro è terminato con la rituale firma del Libro d’onore e la consegna al Presidente di un manoscritto sulla storia della componente terrestre delle Capitanerie di porto, che operano sul mare e per il mare, tutelando prima di tutto il territorio costiero.
“La visita odierna del Presidente Amicuzzi alla Guardia Costiera di Giulianova – ha dichiarato il Comandante Bernetti – è motivo di profondo orgoglio per l’Amministrazione che ho il privilegio di rappresentare, ed è espressione della particolare attenzione rivolta all’attività operativa e amministrativa che la Guardia Costiera conduce sul territorio; il porto di Giulianova e, nel complesso, l’intera realtà costiera teramana, puntano in alto e, in ottica prospettica, devono guardare lontano”.
“È con grande onore che oggi ho incontrato la Capitaneria di Giulianova – recita testualmente la dedica che il Presidente Amicuzzi ha lasciato nel libro d’onore – rilevandone la perfetta organizzazione e funzionalità a tutela della sicurezza in mare e degli interessi economici e sociali di questa importante zona della costa abruzzese”.

Luciano Monticelli: “sviluppiamo il porto di Roseto”

Porto Roseto

Il consigliere regionale dell’Abruzzo Luciano Monticelli, nella sua veste di membro designato dalla Regione Abruzzo del Cda del Circolo nautico nautico Vallonchini di Roseto (Teramo), ha proun incontro-dibattito sulla realizzazione, nel porto turistico di Roseto degli Abruzzi, di un braccio a mare e di un argine sul fiume Vomano.

L’obiettivo era di fare il punto della situazione sul progetto in questione e definire con chiarezza quali possano essere le azioni da intraprendere da parte delle istituzioni interessate ai lavori. Presenti al convegno anche Fabrizio De Gregoriis, presidente del Circolo nautico rosetano, Renzo Di Sabatino, presidente della Provincia di Teramo, Sabatino Di Girolamo e Robert Verrocchio, rispettivamente sindaco di Roseto e sindaco di Pineto e Giovanni Lolli, Presidente vicario della Regione Abruzzo.

“L’area è interessata da tempo da alcuni interventi, che stentano ancora a decollare – ha detto Monticelli – Uno è quello che riguarda la costruzione di un braccio a mare e di un braccio lato Scerne in allineamento con il porto, per i quali il Masterplan Abruzzo ha messo a disposizione 1,7 milioni di euro e che sono fortunatamente prossimi alla cantierizzazione. Diversa la condizione della costruzione dell’argine, un intervento già progettato diverso tempo fa, che però necessita di essere aggiornato e di essere sostenuto da risorse economiche”.

“Le due opere – continua il consigliere – sono propedeutiche allo sviluppo del porto nell’area antistante alla zona nella quale lo stesso attualmente si trova: un’area oggetto di ulteriori problemi, in quanto sito inquinato che dovrà, pertanto, essere caratterizzato e successivamente bonificato. Infine occorre stabilire, fra Provincia di Teramo e Regione Abruzzo, le competenze sull’opera relativa alla costruzione dell’argine, cosa che permetterebbe di fatto di dare una svolta alla progettualità. Per questi motivi ho invitato il Presidente Giovanni Lolli, che è stato aggiornato sullo stato dell’arte e ha mostrato grande disponibilità per risolvere le problematiche”.

A essere rimarcata, durante l’incontro, è stata soprattutto la connotazione del porto turistico di Roseto che, ponendosi a confine con il comprensorio pinetese, lo rende in sostanza un “porto di comunità – come lo ha definito Luciano Monticelli – che guarda a Roseto, a Pineto ma anche a tutta la vallata. Assieme alla pista ciclabile e al ponte che si sta realizzando, i due Comuni diventano sostanzialmente uno solo”.

Roseto, in partenza ristrutturazione pontile

Il Comune di Roseto degli Abruzzi si sta muovendo in fretta per il progetto esecutivo relativo al recupero e alla ristrutturazione del pontile.

Il sindaco Sabatino Di Girolamo nei giorni scorsi ha dato mandato all’architetto Giuseppe Di Sante, consigliere comunale del Pd, di iniziare subito lo studio definitivo del piano di intervento sulla base del finanziamento che l’Ente ha ottenuto, di circa un milione di euro.

Le indicazioni dell’amministrazione comunale sono state chiare: con quel milione di euro bisogna fare in modo che si riesca a realizzare un’opera che torni ad essere un simbolo della Città delle Rose. Il progetto originario prevedeva anche la realizzazione di un molo sul lato sud del pontile per consentire l’attracco a piccole imbarcazioni, una serie di servizi a terra, tra cui anche la ristorazione.

Un intervento da circa un milione e mezzo di euro. Allo stato dei fatti, non avendo ottenuto l’intera somma per la realizzazione del progetto così come era stato prospettato in origine dall’architetto Di Sante, che ha presentato lo studio in forma del tutto gratuita, inevitabilmente alcune cose dovranno essere eliminate.

Resta però il recupero dell’intera struttura con l’eliminazione del cemento corroso dagli agenti atmosferici, il potenziamento delle colonne che si sono scamiciate portando alla luce il ferro del calcestruzzo. Il progetto rivisitato dovrebbe essere consegnato al Comune entro un mese in modo tale da avviare subito l’iter burocratico per l’approvazione definitiva che porterà successivamente all’affidamento delle opere. Perché l’amministrazione rosetana ha tutte le intenzioni di avviare i lavori di ristrutturazione agli inizi del nuovo anno.