Destra Sociale contro le strisce blu a Roseto

Riceviamo e pubblichiamo

da parte del portavoce di Destra Sociale Abruzzo
Giannina Candelori

“Già nel 2014, ci siamo battuti sul tavolo politico comunale di Roseto per destinare il mercato coperto a posto auto riportando il mercato rionale in piazza Dante e depedonalizzando le vie del centro proprio per la carenza di parcheggi creata dalla pedonalizzazione.
Ora con le strisce blu ogni tratto di statale 16 si è diminuito di ben due posti auto oltre ad essere a pagamento.
Il portavoce di Destra Sociale Abruzzo, Giannina Candelori, in una nota afferma che: “Per la tutela dei bisogni collettivi, per la viabilitò, per la implementazione turistica o dei cosiddetti viaggiatori mordi e fuggi
Destra Sociale pone in evidenza una situazione lesiva che va assolutamente modificata se non addirittura annullata.
Una  serie di rincari: dalla tassa rifiuti, con incrementi per alcune categorie per compensare la diminuzione di altre, al costo dei permessi sosta in strisce blu per i residenti.
L’amministrazione comunale rosetana è a caccia di denari freschi per il futuro bilancio, la nuova amministrazione ha scelto di mettere le mani in tasca a chi fatica ad arrivare a fine mese”.

Roseto, approvati i consigli di quartiere

La seduta del Consiglio comunale di martedì scorso ha varato l’istituzione dei consigli di quartiere, la delibera è stata votata dalla maggioranza che ha recepito anche un emendamento della minoranza che prevede l’assegnazione a Cologna di due distinti consigli a Cologna paese e Cologna spiaggia. Complessivamente si dovranno eleggere 35 consiglieri, che non riceveranno alcun emolumento e che resteranno in carica dal voto alla fine della legislatura del Comune.

Quanti sono
1) Campo a mare, Santa Petronilla, Voltarrosto: 5 consiglieri;
2) Casal Thaulero, San Giovanni, Santa Lucia: 5 consiglieri;
3) Cologna paese: 5 consiglieri;
4) Cologna spiaggia: 5 consiglieri;
5) Montepagano: 5 consiglieri;
6) Roseto capoluogo nord: 5 consiglieri;
7) Roseto capoluogo sud: 5 consiglieri.

Come saranno eletti
I consigli di quartiere verranno eletti dai cittadini (potrà votare chiunque abbia compiuto i 16 anni di età). A breve saranno convocate delle assemblee in ogni quartiere all’interno delle quali ci sarà l’elezione dei consiglieri (cinque per ogni quartiere). Le candidature vengono presentate (30 giorni prima) che saranno vagliate da un comitato di garanzia per vedere se rispettano i requisiti previsti dal regolamento.

“A differenza del passato, quando il Consiglio comunale nominava i propri rappresentanti, e quindi era una sorta di emanazione dell’assise civica, oggi torniamo a dare voce ai cittadini”, sottolinea il consigliere comunale con delega alla partecipazione Simone Aloisi, “È la realizzazione di un punto qualificante del programma elettorale della giunta Di Girolamo. Abbiamo deciso di eliminare i partiti, gli ex amministratori e i candidati non eletti alle ultime Comunali da questi consigli di quartiere per evitare che potessero diventare il parlamentino dei non eletti. In questo modo cerchiamo di dare voce ai cittadini che, al di là delle posizioni partitiche, vogliono dare il loro contributo alla gestione del proprio quartiere. Ringrazio tutti i consiglieri che hanno votato questa delibera”.

“E’ stato colto un obiettivo programmatico di primaria importanza”, dice il sindaco Sabatino Di Girolamo, “che tende a realizzare uno strumento di democrazia partecipata. Sarà nostra cura seguire il percorso di attuazione della delibera per creare concretamente dei punti di riferimento in tutti i punti territoriali di Roseto che possano portare all’amministrazione la voce delle singole realtà. Abbiamo scelto di creare degli organismi il più possibile imparziali e autonomi, attraverso un sistema di incompatibilità che evita la partecipazione a questi organismi di persone che hanno fatto politica attiva negli ultimi tempi”.

Roseto, Consiglio approva il piano casa

Consiglio Comunale Roseto 2017

Il consiglio comunale ha approvato, all’unanimità il Regolamento per i programmi urbani complessi. L’obiettivo è quello di valorizzare l’assetto del territorio, la tutela della sue risorse, la distribuzione sul territorio delle diverse funzioni abitative, produttive, turistiche, agricole. Il regolamento è uno strumento che consente ai cittadini e agli operatori economici di avanzare proposte all’amministrazione di trasformazione urbana, da una riqualificazione di un quartiere a un insediamento turistico o commerciale. Queste proposte saranno vagliate da una commissione, denominata Unità di progetto (composta da tecnici comunali ed esterni), che, eventualmente, potrà dare il suo assenso alla proposta. Il regolamento snellisce le procedure burocratiche e individua anche degli introiti per il Comune che autorizza le variazioni.

L’assemblea civica, inoltre, ha approvato, sempre all’unanimità, le modifiche al Piano casa. E’ stato recepito un articolo della legge regionale 49 nel quale si consente, in specifiche aree – già individuate – la possibilità del cambio di destinazione d’uso, ad esempio da immobili a uso ufficio o commerciale in uso abitativo. Anche in questo caso – come previsto dalla legge – sono possibili introiti per il Comune.

“Esprimo la massima soddisfazione”, dice il sindaco Sabatino Di Girolamo, “per il fatto che il Consiglio comunale ha approvato, all’unanimità, due provvedimenti molto attesi dalla cittadinanza e, soprattutto quello per gli accordi complessi necessario per attivare procedure di collaborazione pubblico/privato in materia edilizia. La commissione urbanistica che questa amministrazione ha voluto ripristinare ha dimostrato di saper rispondere al compito che il sindaco le aveva dato, e cioè quello di fare da filtro e snellire i lavori del Consiglio comunale con un esame preliminare di tutte le complesse problematiche urbanistiche. Ieri notte l’assemblea ha approvato le due importanti delibere in meno di un’ora di dibattito, e questo dimostra quanto sia stato importante il lavoro che la commissione urbanistica ha fatto in conformità allo spirito per il quale era stata istituita. Mi auguro che anche per il futuro si possa continuare in questo lavoro di confronto costruttivo con l’opposizione su temi così fondamentali anche per risanare il bilancio comunale”.

Giulianova, iniziativa Art. 1 Movimento Democratico e Progressista

Domenica 9 aprile alle ore 10,00 a Giulianova all’hotel Cristallo ci sarà una iniziativa politica di Art. 1 Movimento Democratico e Progressista con l’on. Arturo Scotto e Francesco Mastromauro, primo Sindaco in Italia ad aderire a Art. 1 MPD.

L’incontro sarà introdotto da Tommaso Di Febo e vedrà la partecipazione dei consiglieri comunali Valerio Rosci – Capogruppo Consiliare, Danilo D’Emilio, Valentina Di Giulio, Lorenzo Di Teodoro e del componente cda dell’ente porto Gian Luigi Core.
Gli incontri territoriali che Articolo 1- MDP sta organizzando nascono nell’ottica di raccogliere la volontà di aprire una fase politica nuova, da vivere con passione per essere protagonisti nella ricostruzione di un partito di sinistra popolare, con una cultura di governo, fondato sui valori storici della democrazia e del lavoro.

L’Italia ha bisogno di voltare pagina, partendo in primis dal lavoro con una nuova politica industriale ed il rilancio del welfare, affrontando con strumenti certi la lotta alla povertà. Articolo 1 – MDP lavorerà ogni giorno nelle istituzioni e sul territorio, per far tornare ad essere le istituzioni quei luoghi di rappresentanza reale delle ferite che la lunga crisi infligge alla vita delle persone, per dare alle realtà territoriali voce e sbocco a queste problematiche. Questa è per noi la funzione essenziale della sinistra, per la trasformazione dell’Italia.
All’iniziativa hanno già annunciato la partecipazione: on. Gianni Melilla, Rosaria Ciancaione, Mauro Vanni, Gianmarco Piovan, Stefano Alessiani, Sabatino Prosperi, Francesco Virgilii – Presidente Nazionale Ancodas e Luciano Crescentini.

Terremoto servono misure antideclino

“Il decreto numero 9 sul sisma esce migliorato dall’esame alla Camera, abbiamo dato risposta a molte delle istanze arrivate dal territorio abruzzese e in particolare della provincia di Teramo vista l’eccezionalità degli eventi metereologici che si sono verificati in contemporanea col terremoto e con il prolungato blackout elettrico.

Tra le modifiche approvate voglio ricordare il ristoro ai danni causati a privati e imprese dal maltempo anche al di fuori dei comuni rientranti nel cratere, l’equiparazione dei danni alle abitazioni danneggiate dalle frane che saranno ricostruite o delocalizzate secondo la normativa per i danni dal sisma, l’allargamento ulteriore del cratere a 9 Comuni abruzzesi, anche se pesano alcune esclusioni sulle quali abbiamo spinto fino all’ultimo come quella di Basciano e Penna Sant’Andrea e la vallata del Fino.

Abbiamo inserito poi le agevolazioni per favorire la ripresa produttiva a ristoro del cosiddetto danno indiretto, i 3 milioni euro per la nuova residenza studentesca dell’università di Teramo e, infine, la proroga dal 31 marzo al 21 aprile 2017 del termine per presentare le domande per la rottamazione delle cartelle esattoriali approvata grazie a un mio emendamento.

Solo un primo passo è stato fatto invece sul fronte del sostegno alla nostra economia locale che rischia seriamente il declino: attendiamo misure più strutturali – come la zona franca  o la zona economica speciale – che il governo ha annunciato in questi giorni, non possiamo ignorare o trascurare le ripercussioni e il rischio di declino che minaccia il nostro tessuto produttivo, dobbiamo difenderlo con tutti gli strumenti possibili sostenendo le imprese e mettendo in campo misure straordinarie anti-declino di rilancio”.
Questo il commento sul decreto sisma dell’on. Giulio Sottanelli, deputato di Scelta Civica, che è intervenuto in Aula alla Camera in dichiarazione di voto finale sul provvedimento.

Rosaria Ciancaione, presenta interrogazione piano delle antenne a Roseto

Presentata ieri, mercoledì 22 marzo 2017, dalla capogruppo di Un’Altra Idea di Roseto Progressista – Roseto Unita, Rosaria Ciancaione, l’interrogazione sul piano delle antenne; piano che nasce con lo scopo di assicurare un adeguato insediamento urbanistico e territoriale degli impianti, minimizzando l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici.
“Un Piano che a Roseto ha iniziato il suo percorso nel lontano 2005, anche con l’approvazione di uno specifico regolamento ma che a distanza di ben 12 anni non riesce ancora a decollare” sostiene Rosaria Ciancaione.
“A Roseto sembra che gli strumenti previsti nel regolamento, spirati a principi comunitari e costituzionali tesi a garantire  tutela e salvaguardia della salute pubblica,  non vengano presi in considerazione,  mentre le autorizzazioni all’istallazione di nuove stazioni radio  per la telefonia mobile continuano ad essere rilasciate dal Comune, come quella che riguarda la collocazione della stazione radio WIND sulla struttura del Residence Felicioni.
Negli ultimi decenni i livelli di esposizione ai campi elettromagnetici, infatti, sono in continuo aumento anche sul nostro territorio e la mancanza  di strumenti adeguati a valutare il grado di esposizione di  abitazioni, scuole, luoghi di lavoro,  non è tollerabile perché potrebbe essere causa di gravi pericoli per la salute pubblica”.
“Negli atti di bilancio – riprende Rosaria Ciancaione – si legge che il Comune procederà nella valutazione su possibili nuovi siti nel territorio in funzione delle richieste pervenute dai gestori di telefonia mobile, senza che nulla venga detto sulla necessità di verificare che tutti gli impianti esistenti siano effettivamente schermati con appositi sistemi che salvaguardino la salute dei cittadini residenti nelle abitazioni circostanti”.
“In carenza degli strumenti previsti nel regolamento,  come intende il Comune addirittura implementare i siti delle stazioni radio?”
Si procederà alla nomina del comitato tecnico?
Saranno riprese le attività di controllo, vigilanza e monitoraggio dei campi elettromagnetici sul territorio interrotte nel 2014?
Sarà approvato il Piano delle antenne?
Sono domande che esigono risposte chiare e concrete”.
“Chi si trova oggi a presidiare la tutela della salute pubblica, in relazione all’esposizione cronica della popolazione ai campi  elettromagnetici, non può trascurare questi aspetti – conclude Rosaria Ciancaione – e, anzi, ha il dovere di porre in essere tutte le azioni e gli strumenti possibili per garantire ai cittadini il  diritto alla salute che è l’unico diritto ad essere qualificato come “inviolabile” dalla nostra Costituzione”.

Nasce Pineto2.0, un giovane gruppo politico

Nasce Pineto2.0 (PinetoDuePuntoZero). Un gruppo politico giovane, sano e dinamico che attraverso la conoscenza del territorio, il dialogo diretto con i pinetesi vuole individuare le soluzioni migliori per rilanciare la nostra città. Un gruppo che di là dalle ideologie e delle bandiere, si propone come volano di cambiamento, basato sui valori della trasparenza, dell’etica, delle competenze e del merito. Un processo politico e soprattutto culturale di rinnovamento, non solo nelle persone, ma principalmente nelle idee e nella gestione della cosa pubblica. Un impegno corale da parte di chi, non con il silenzio, ha deciso di cominciare a discutere su quale sia il modo migliore per cambiare il volto e l’anima ormai saccheggiati della città e del suo territorio.
Cosa è successo a Pineto negli ultimi quindici anni? Questa domanda non può prescindere da una preliminare e attenta riflessione sulla politica pinetese in particolare, e sul ruolo di tutti quei soggetti che fino ad oggi hanno avuto una funzione di amministratori o di oppositori nel “Sistema Pineto”. Un “Sistema” che per favorire gli interessi personali ha progressivamente schiacciato le aspirazioni dei pinetesi, ha contaminato la genuinità di ogni forma di associazionismo e volontariato, ha perseguito l’anomalo apparato economico, cui sono stati imposti criteri a vantaggio di pochi, che ha eroso gradualmente la vitalità economica, turistica e culturale della nostra comunità e la propensione all’intraprendenza dei singoli. Noi crediamo che questo gioco vada interrotto per il bene della collettività.

Vogliamo aprire porte e finestre per far entrare una nuova aria ed energia pulita, “Cambiare Pineto, né a destra né a sinistra, ma per Pineto”.

La nostra ambizione non è quella di apparire come uno dei molti movimenti di antipolitica, bensì abbiamo l’esigenza di autonomia e la necessità di dare sfogo alle proprie idee senza essere vincolati a schemi predefiniti e superati. Il DNA del gruppo è sintetizzato nel “Manifesto Pineto2.0” in cui tutti i cittadini che immaginano la politica come strumento finalizzato al conseguimento del bene comune, e non al raggiungimento di obiettivi e carriere personali, liberi da vincoli, che intendono lavorare assieme e con i quali è possibile confrontarsi su valori e progetti, possano riconoscersi.
Siamo molto scettici sul fatto che questo processo di rinnovamento possa avvenire attraverso chi ha caratterizzato la vita amministrativa di Pineto negli ultimi quindici anni. Pineto2.0 vuole essere un laboratorio per una proposta di cambiamento e di rinascita, un progetto collettivo, un’inversione di rotta nei modi e nelle idee rispetto a quanto fatto fin ora.

Fanno parte dei promotori anche: Mimmo RUGGIERO, Nicola TOSCANI, Adriano DE SANCTIS, Luigi ROSCIOLI, Pio RUGGIERO, Valter MELCHIORRE, Lucio ALBANO.

Giulianova, nuova caserma dei carabinieri

In una sala gremita si è svolta la seconda assemblea del Comitato di Quartiere Annunziata. Gli ordini del giorno erano le problematiche degli argini del fiume Tordino e dell’erosione dell’arenile sud. Erano presenti il Sindaco Francesco Mastromauro, l’ingegner Archimede Forcellese, gli assessori Gianluca Grimi, Francesca Guerrucci e i consiglieri Lorenzo Di Teodoro e Carlo Mustone.

Dopo i saluti e l’apertura dell’assemblea da parte del Presidente Antonio Fusaro si è passati alla presentazione dei punti del giorno da parte del delegato Gianni Caprioni, che ha posto dei quesiti al Sindaco e all’ingegnere Forcellese.

Il Sindaco ha ribadito che la manutenzione e la messa in sicurezza dei fiumi sono di competenza della Regione e del Genio Civile e che il Comune non può far altro che sollecitarli, affinché risolvano queste problematiche.

La Regione ha, infatti, stanziato circa un, milione e 700 mila euro per la messa in sicurezza del Tordino e contro l’erosione, “un piccolo aiuto – puntualizza il Sindaco – perchè per la messa in sicurezza di tutto il fiume costerebbe più di 30 milioni di euro”.

Dei soldi stanziati della Regione una parte andranno (circa un milione e 300 mila euro) per la messa in sicurezza del fiume nel tratto Piane Tordino – Colleranesco, mentre gli altri 400 mila euro andranno per il ripristino regolare della foce del fiume con il consolidamento del, cosiddetto, “pennello naturale” per cercare di bloccare l’erosione della spiaggia.

Ha puntualizzato l’ingegnere Forcellese, che l’andamento anomalo della foce, oltre a portare all’erosione dell’arenile sud e all’aumento smisurato della quantità di spiaggiato, porta, anche, ad un maggiore inquinamento delle acque che ci hanno superare i limiti critici di controllo.

Durante l’assemblea è stato sollevato il problema dell’elevato stato di degrado del pontile in legno ed il Sindaco ha assicurato che per la stagione estiva il ponte sarà ripristinato.

Sono intervenuti anche gli operatori del settore balneare della zona sud colpiti dalle ultime mareggiate che hanno riversato sulle spiagge elevati quantitativi di spiaggiato.

Le ultime domande dei cittadini e dei delegati hanno riguardato la realizzazione della nuova caserma dei Carabinieri, i cui lavori dovrebbero iniziare entro luglio e conclusi entro marzo 2018, la spiaggia libera per persone diversamente abili che sarà pronta per la stagione estiva e la messa a norma della Sala Polifunzionale in via Dei Pioppi.

“La Sala – ha spiegato il Sindaco – sarà agibile entro marzo, infatti la ditta LT di Montorio sta ultimando le 225 sedie, i tendaggi e tutti i materiali ignifughi che mancano”.

Ma i lavori della Sala, come ha puntualizzato il Presidente del Comitato Antonio Fusaro, dovranno comprendere anche l’abbattimento delle barriere architettoniche, visto che il Centro Socio-Culturale è sprovvisto di un idoneo scivolo all’ingresso e di una pedana per salire sulla palco della Sala.

“In questa struttura sono stati portati negli anni molti spettacoli teatrali ed ha ospitato molte compagnie teatrali – dice il Presidente Fusaso – e una pedana per salire sul palco potrebbe dare la possibilità a persone diversamente abili di poter fare teatro ed esprimere la propria creatività”.

Una proposta che il Sindaco e l’Assessore Guerrucci si sono presi in carico anche in vista dei lavori per la realizzazione dell’Anello Blu.

Sottanelli interroga il Governo su frane in provincia di Teramo

Il deputato di Scelta Civica Giulio Sottanelli ha rivolto in Aula alla Camera, durante il question time, una interrogazione al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti per chiedere interventi urgenti per le frane che stanno interessando diversi centri abitati della provincia di Teramo, in particolare le frazioni di Castelnuovo nel Comune di Campli e di Ponzano nel Comune di Civitella del Tronto dove sono oltre 200 le persone sfollate, oltre alla situazione di Casoli di Atri.

Teramo, presentazione cittadini 5 stelle

Domani sabato 18 febbraio alle ore 17 c/o l’ Hotel Abruzzi ci sarà la presentazione del gruppo ” CITTADINI5STELLE TERAMO”. Tra gli ospiti: il dott. Mauro D’Ubaldo, presidente della CIVES – Protezione Civile – sul tema ” Luci ed ombre sugli interventi su terremoto e neve” e l’Achitetto Franco Esposito sul tema ” Ricostruire il Territorio”. Certi della vs. presenza, distintamente saluta, il portavoce Luca Gianfelice – attivista cittadini5stelleteramo.