TERAMO BASKET DICE ADESSO BASTA

Dopo aver letto le ultime decisioni disciplinari inflitte alla nostra società per quanto accaduto nel post partita del derby contro Chieti, ovvero: squalifica del campo per 3 gare, squalifica per 3 gare all’assistant coach Massimo Gramenzi, inibizione dal 24 dicembre al 3 gennaio per l’addetto agli arbitri Angelo Albi e tre ammende per un totale complessivo di 900 euro abbiamo deciso di non stare in silenzio e di dire basta a questo scempio.

Il rapporto stilato a fine partita dai signori Alberto Giansante di Siena e Giacomo Fabbri di Cecina, oltre ad essere palesemente esagerato per come sono andati i fatti, non tiene conto di ciò che ha causato le reazioni di rabbia e sdegno da parte nostra, ovvero la loro pessima condotta arbitrale e la loro incapacità di dirigere partite di questo tipo e a questo livello.

Non è giusto che a pagare siano sempre le società sportive, è ora che gli arbitri si rendano conto anche dei loro errori e delle conseguenze dei loro errori. Nel derby contro Chieti a detta di tutti, e sottolineiamo tutti gli addetti ai lavori, la direzione dei signori Giansante e Fabbri è stata ampiamente insufficiente, con errori pacchiani e grossolani, frutto di un’evidente ed oggettiva incompetenza e, in qualche frangente, anche ingiustificata superbia.

Nella pallacanestro vige una regola non scritta, quella che i giocatori devono decidere una partita ed il Chieti la sua occasione per vincere l’ha avuta, con il tiro sbagliato da Di Emidio proprio nel finale di partita. Fischiare un fallo inesistente a Fabi a rimbalzo, marcato per di più da un lungo come Di Carmine, a 37 centesimi di secondo è un errore madornale che ha causato una logica e normale reazione di sdegno da parte nostra.

Non stiamo mettendo in dubbio la buona fede e odiamo i complottismi ma chiediamo con forza che la coppia Giansante e Fabbri sia a sua volta presa sotto esame da chi ne ha competenza per farlo, perché è assurdo che siano sempre e solo le società sportive a dover pagare di tasca propria, con tutti i sacrifici che fanno quotidianamente, l’incompetenza professionale di queste persone.

Il Teramo Basket 1960 auspica che non accadano più episodi del genere, Teramo è una piazza storica della pallacanestro e va trattata con rispetto.

Teramo: capodanno vietati botti e spray urticanti

Il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, ha emanato due ordinanze connesse alle manifestazioni legate all’imminente Capodanno.

Nel primo caso, ai fini della tutela dell’incolumità pubblica, in particolare di bambini, persone anziane, ammalati, degenti presso gli ospedali, nonché per la tutela degli animali, da 31 Dicembre 2018 al primo Gennaio 2019 sono vietati in modo assoluto su tutto il territorio comunale l’accensione ed i lanci di fuochi d’artificio cui consegua deflagrazione, lo sparo di petardi, lo scoppio di mortaretti, razzi ed altri artifici pirotecnici provocanti detonazione, eccetto nei luoghi e per gli eventi autorizzati dalla locale autorità di Pubblica Sicurezza.

L’inosservanza di tali disposizioni è punita con una sanzione amministrativa che va da un minimo di 25 euro a un massimo di 500 euro, fatta salva la denuncia all’Autorità Giudiziaria qualora il fatto assuma rilievo penale.

Nel secondo caso, in coincidenza con i seguenti eventi gratuiti: il 30.12.18, ore 21:00, Cristina D’Avena & Gem Boy in concerto; il 31.12.18, ore 21:00, Capodanno in piazza con l’Orchestra Popolare “La Notte della Taranta” e l’Orchestra Popolare del Saltarello; il01.01.19, ore 18:00, Ermal Meta in concerto.

Dalle ore 20:00 del 30 dicembre 2018, alle 05:00 del 2 gennaio 2019 è vietato detenere spray urticanti (in genere utilizzati per difesa personale) o qualsivoglia dispositivo urticante e compiere qualsiasi attività in contrasto con la sicurezza urbana e la conservazione e il decoro dei luoghi, nelle seguenti vie:

Piazza Martiri della Libertà, Corso San Giorgio, Piazza Orsini, Via San Berardo, Via Delfico, Via Mario Capuani, Via Comi, Corso Cerulli Irelli, Via della Verdura, Via del Vescovado, Via del Mercato, Via Carlo Forti, Via Costantini, Via Raneiro, Via dell’Arco, Via Duca D’Aosta, Via Carducci (tratto compreso tra Via Comi e Corso San Giorgio), Via Michitelli, Via Pepe, Via Vinciguerra, Piazza Sant’Agostino, Largo San Matteo, Via Cerulli Irelli, Via Albi, Via Quintilii, Via Rozzi, Piazza Cellini, Via Nicola Palma.

E’ altresì vietato dalle ore 20:00 del 30 dicembre 2018, alle ore 03:00 del 2 gennaio 2019, nell’area di Piazza Martiri della Libertà, esclusivamente nelle aree delimitate dalle misure di safety, esplodere petardi e simili artifici esplodenti, accendere fuochi, accedere con zaini, borsoni contenenti bottiglie e contenitori in vetro, lattine di alluminio e/o bottiglie di plastica con tappo.

Processo beatificazione per Pietrino Di Natale

Con una celebrazione eucaristica che si svolgerà lunedì 10 dicembre alle ore 18.30, nella Cattedrale di Teramo, la Diocesi di Teramo-Atri – parte attrice – avvierà ufficialmente la fase diocesana del Processo di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio Pietrino Di Natale, un ragazzo di casa nostra (Ornano Piccolo di Colledara), scomparso all’età di 17 anni in concetto di santità il 20 agosto del 1984.
La causa di beatificazione di Pietrino dopo averne “verificato la consistenza della fama di segni di santità”, è stata costituita dal vescovo Lorenzo Leuzzi con atto del 12 maggio 2018. Con atto successivo del 1 ottobre 2018, il vescovo Leuzzi ha promulgato l’Editto nel quale, dopo aver ricevuto il libello di domanda (lo strumento con il quale si chiede l’istruzione della causa) da parre del postulatore, Padre Carlo Calloni o.f.m. capp., rende pubblico il libello e invita i fedeli a fornire “notizie utili (documenti e testimonianze scritte di ogni genere) riguardanti la causa”. Il Vescovo di Teramo-Atri, mons. Lorenzo Leuzzi, ha già ottenuto anche il nulla osta dalla Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana e dalla Congregazione delle Cause dei Santi per l’avvio del processo.
Durante la Celebrazione Eucaristica, infatti, ci saranno il giuramento e la costituzione del Tribunale Ecclesiastico, che avrà il compito di ascoltare nei prossimi mesi, nel giorno di sabato, presso gli uffici della Curia, dalle 10.30 alle 12.30, i testimoni de visu, cioè quanti hanno conosciuto direttamente Pietrino in vita. La testimonianza di chi lo ha conosciuto ha l’obiettivo di raccogliere indicazioni e materiali utili a stabilire se il Servo di Dio ha vissuto in grado eroico le virtù cristiane, secondo le indicazioni prescritte dalla Santa Sede.
A tal fine, sono già stati contattati i suoi amici d’infanzia, i familiari, alcuni vicini di casa, alcuni compagni di scuola e insegnanti.
Segnalazioni di favori e di grazie, ricevute per intercessione del Servo di Dio Pietrino Di Natale, possono essere comunicate all’Ufficio della Cancelleria Vescovile della Curia Diocesana al seguente indirizzo: Piazza Martiri della Libertà, 14 – 64100 Teramo.

Teramo, convegno con il Club per l’Unesco

Uomo, cibo e ambiente: la sfida del terzo millennio è il tema del convegno organizzato dal Club per l’Unesco di Teramo e dall’Università degli Studi di Teramo per giovedì 22 novembre 2018 alle ore 10.00 nell’Aula Magna Benedetto Croce. Nel corso dei lavori ‒ moderati dal preside della Facoltà di Bioscienze Antonello Paparella ‒ il tema della nutrizione sostenibile per la salute dell’uomo e del pianeta sarà affrontato sotto vari aspetti: dalle cucine del riuso tra sostenibilità ed eticità dei consumi alimentari al ruolo dell’apicoltura tra salute e natura, all’Enciclica sull’ambiente di Papa Francesco.Dopo i saluti del rettore Dino Mastrocola e della presidente del Club per l’Unesco di Teramo Teresa Di Giacinto Speca, interverranno Mauro Serafini, ordinario di Nutrizione umana all’Università di Teramo; Lorenzo Leuzzi, vescovo di Teramo-Atri; Ernesto Di Renzo, docente di Antropologia dell’alimentazione all’Università di Roma Tor Vergata; Michele Amorena, ordinario di Farmacologia e tossicologia veterinaria dell’Ateneo di Teramo.

Di Bonaventura presta giuramento nel primo Consiglio da Presidente

Un invito a tutti i consiglieri a “lavorare insieme per il bene della comunità”.

Subito dopo l’assise, Assemblea dei Soci della Gran Sasso Teramano

“Non mi interessa da dove venite, mi interessa dove volete andare e se vogliamo farlo insieme per il bene della comunità” questo uno dei passaggi significativi del discorso del presidente Diego Di Bonaventura subito dopo la formula del giuramento,  nel suo primo Consiglio Provinciale.

“Non porto alla vostra attenzione il programma di mandato, lo farò presto ma essendo una persona che vive nella concretezza e nella praticità, in questi giorni ho preferito occuparmi di alcuni problemi la cui soluzione è urgente: la stagione invernale di Prati di Tivo e Prato Selva che rischia di saltare,  il Piano neve che gli uffici stanno preparando con l’inverno che incombe, il Ponte sul Vomano, una vicenda che si sta ingarbugliando sempre di più ma noi dobbiamo fare di tutto per non perdere l’opera” ha spiegato ai consiglieri il Presidente aggiungendo: “continuerò a fare quello che di buono è stato fatto e certamente Renzo Di Sabatino lascia un buon patrimonio di investimenti ma su alcune questioni non pensavo ci fossero tante difficoltà: sulla montagna è una corsa contro il tempo e debbo ringraziare il presidente protempore della Regione Abruzzo che ha promesso il suo impegno per un finanziamento di circa 200 mila euro che ci consentirebbe di fare la manutenzione straordinaria degli impianti. Ma è l’ultima volta, perché, ora, insieme agli operatori, stanchi e rassegnati, dobbiamo trovare una soluzione definitiva per la gestione”.  Una soluzione ricercata anche stasera nel confronto fra i soci della Gran sasso teramano – riuniti in questo momento in Provincia – alla presenza del responsabile della sicurezza, l’ingegner Marco Cordeschi. A margine ha annunciato che la Provincia di Teramo ha ottenuto un altro finanziamento di circa 10 milioni per l’edilizia scolastica.

Gli interventi dei consiglieri.

Mario Nugnes ha preso la parola per annunciare la sua uscita dalla Casa dei Comuni e la costituzione di un gruppo misto anticipando la volontà di formare un Gruppo civico insieme ad altri consiglieri. “Ritengo corretto e necessario, dopo l’elezione del presidente Diego Di Bonaventura e in attesa del rinnovo del consiglio, aderire al Gruppo Misto. Ho sempre lavorato, e continuerò a farlo, per il bene del territorio, al di là delle appartenenze partitiche, per questo con altri colleghi consiglieri che condividono questa prospettiva stiamo lavorando per formare un gruppo civico, anche in vista del rinnovo del Consiglio previsto nel 2019. Con Di Sabatino e Mauro Scarpantonio ho avuto l’opportunità di fare una grande esperienza, ora faccio un passo laterale per correttezza ma il mio è un invito anche ad altri consiglieri a guardare oltre i tradizionali schieramenti”.

Mauro Scarpantonio (Casa dei Comuni):

“Mi spiace per Mario Nugnes ma apprezzo la sua scelta, al Presidente voglio dire che c’è la nostra disponibilità a lavorare e che apprezziamo la linea che ci pare di intravedere nel suo discorso. Io credo che Di Sabatino vada ringraziato per i risultati raggiunti e per come ha condotto questo ente, anche per la questione relativa agli impianti scissitici va sottolineato che ha trovare una società piena di debiti che oggi è stata risanata”.

Mirko Rossi (casa dei Comuni:

“Siamo di fronte ad una situazione istituzionale ibrida, un nuovo presidente eletto con un consiglio che non ha scelto e che non sappiamo se verrà rinnovato a prorogato alla scadenza di gennaio. La Provincia, certamente, deve recuperare la tangibilita del ruolo e sicuramente, anche alla luce dell’esperienza fatta, questi enti possono assumere un ruolo piu identitario quando vengono meno le rigidità degli sbarramenti partitici. Io credo che in questi anni Aabbiamo operato nel migliore dei modi possibili. Adesso, Presidente, lei ha una responsabilita operativa: prendere in mano le redini dell’ente. Lavoriamo insieme non disconoscendo quello che è stato fatto, l’invito a non attendere le elezioni del Consiglio per fare delle scelte”.

Severino Serrani (capogruppo La Forza del Terriorio):

“Mi fa piacere la decisione del consigliere Nugnes e apprezzo le parole di Rossi e Scarpantonio. C’è tanto da lavorare e riconosco che anche in passato c’è stato impegno e spesso in emergenza ma la Provincia ne è uscita a testa alta. Però è anche vero che i problemi ci sono e su questi va fatta una nuova riflessione: i pagamenti alle imprese che si trovano in difficoltà, i problemi degli edifici scolastici, il Piano neve, il dimensionamento scolastico (domani in regione ci sarà una prima riunione cui parteciperà il consigliere a nome dell’ente ndr), il Servizio Civile da gestire, i fondi del DM 49  per la viabilità, qui qualcosa è stato fatto ma c’è ancora tanto da fare. Non faremo mancare il nostro aiuto e la nostra collaborazione”.

Teramo, i ponti della città

Pubblichiamo i risultati della relazione inviata dal Comune di Teramo al Ministero delle Infrastrutture che, dopo la tragedia del ponte Morandi a Genova, ha chiesto ai comuni italiani di avviare un monitoraggio approfondito dei ponti comunali.
L’amministrazione teramana lo ha fatto insieme alla Ruzzo Reti ed ascoltando l’Anas per ciò che concerne ponte San Gabriele, la cui competenza non è del Comune.

“E’ fondamentale aver avviato questa mappatura per stabilire un grado delle priorità ed avere poi finanziamenti per operare”, il commenta dell’assessore ai Lavori Pubblici Stefania Di Padova.
Il risultato delle indagini su dieci ponti comunali è che nell’immediato non presentano criticità particolari ma, per metterli davvero a norma considerando le attuali leggi in vigore in materia antisismica e per ripararli dal trascorrere del tempo, sono necessari 30 milioni di euro.

Il Comune di Teramo punterà ad avere 7 milioni di euro per intervenire intanto con le riparazioni. Per quanto concerne poi l’adeguamento antisismico, serviranno ulteriori fondi.
Alla conferenza stampa sono intervenuti gli ingegneri del Comune, oltre al sindaco Gianguido D’Alberto.

“Da sottolineare un dato molto grave – ha detto il primo cittadino – La documentazione non è a disposizione degli enti preposti, perché con il continuo cambio di competenza si è fatta confusione.
Vogliamo collaborazione, non c’è bisogno di un rimpallo di responsabilità, perché responsabilità è andare anche oltre le proprie competenze in materia pubblica”.

PONTE SAN GABRIELE
La situazione più problematica che i cittadini si trovano maggiormente ad affrontare ogni giorno, considerato che è un punto fondamentale per la viabilità della città.
A prescindere della competenza Anas, che ha stanziato 9 milioni di euro ma per lavori non immediati, il Comune punta a migliorare il transito pedonale allargandolo, ponendo anche delle adeguate opere di protezione per i pedoni. “Non c’è nessun braccio di ferro con l’Anas, ma c’è bisogno di una stretta di mano – ha detto D’Alberto – Va trovata una soluzione”.
Il sindaco si riferisce anche ad un manto stradale di cui ben poco è rimasto, soprattutto in direzione mare.
Lunedì comunque ci sarà un incontro in Prefettura, anche con Anas, proprio per affrontare la questione del ponte.

PONTE SAN FRANCESCO
Secondo i rilevamenti del Comune inviati al Ministero, la normativa antisismica è inadeguata e nel lungo periodo servirà una riparazione strutturale degli appoggi.

PONTE SAN FERDINANDO
In questo caso la normativa antisismica è assente (ponte del 1850). Nell’immediato si dovrà eliminare la vegetazione che infesta la struttura, poi si dovrà lavorare sulle infiltrazione nel manto stradale. Nel lungo periodo invece ci sono delle lesioni su cui lavorare.

PONTE SUL TORRENTE MESSATO
Normativa antisismica assente per questo ponte antecedente al 1920. Anche in questo caso a stretto giro dovrà eliminarsi la vegetazione e nel lungo periodo intervenire sul consolidamento della base di fondazione.

VIADOTTO CARTECCHIO
Normativa antisismica carente per il ponte del 1967, per cui nel breve periodo dovranno essere integrate le barriere di protezione. Poi si dovrà lavorare in futuro anche sulla sostituzione dei sistemi di appoggio.

PONTE SUL FOSSO CONA
Normativa antisismica inadeguata (1980).
Nel breve periodo bisognerà rimuovere la vegetazione, nel lungo periodo riparare gli appoggi.

PONTE A PORTO
Normativa antisismica inadeguata.
Vegetazione da rimuovere in primis, poi si dovrà operare sulle infiltrazioni e, nel lungo periodo, riparare gli appoggi.

PONTE A CATENA
La normativa antisismica è inadeguata. “Non può essere più utilizzato come adesso”, tuona il primo cittadino. In sostanza non potrà più essere utilizzato come lo si fa attualmente, considerato il deposito della Teramo Ambiente a Carapollo, anche per la conduttura del gas che passa sotto ad aggravare la situazione.

VIADOTTO VIA DE GASPERI
Normativa antisismica incredibilmente carente per un’opera del 2005 che ne lungo periodo necessiterà di sostituzione dei sistemi di appoggio.

PONTE SUL FOSSO CEPPATO
MURO VIA DE GASPERI
Serviranno ulteriori lavori nel breve e medio periodo.

7 Giorni Roseto N 50 del 3 dicembre 2017

Sindaco sotto accusa per la Tari.
Gli Operatori Turistici non ci stanno.
PRG si sceglie il progettista.
“Roseto al Centro” ha scelto i vertici.
Mostra di Riccardo Celommi a Pineto.
Vigili del fuoco aprono la caserma ai bambini.
Autovelox e telelaser dove a dicembre.
e altre notizie da leggere sfogliando il settimanale
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7 Giorni Roseto N 50 del 3 dicembre 2017

L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro

L’avv. Roberto Fagnano a capo della Asl di Teramo scrive:
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”

Se è vero, come è vero che l’Articolo 1 della Costituzione Italiana recita:
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”, la Asl di Teramo governata attualmente dall’Avv. Roberto Fagnano, ha fatto proprio questo principio.
Nei prossimi giorni, infatti, verranno assunti con Rapporto di Lavoro a Tempo Indeterminato:
4 Dirigenti Medici della disciplina di Radiodiagnostica,
2 Dirigenti Medici della disciplina di Nefrologia,
1 Dirigente Medico nella disciplina di Malattie Metaboliche e Diabetologia,
1 Dirigente Medico nella disciplina di Pediatria
2 Collaboratori Professionali Sanitari – Tecnici Sanitari di Radiologia Medica.

Non solo questo, ma la ASL di Teramo si impegna, per migliorare l’offerta dei servizi ai cittadini, a promuovere ulteriori iniziative legate a specifici progetti regionali mediante l’indizione di Avvisi di Pubblica Selezione, per titoli e colloquio, per l’assegnazione delle seguenti BORSE DI STUDIO per valorizzare ed investire sulle competenze professionali dei giovani neolaureati.

n. 1 Borsa di Studio per Laureato in Medicina e Chirurgia e specializzazione in Ematologia e Patologia Clinica o equipollenti per le attività inerenti la L.R. 24.12.1966 N.143 Disciplina attività trasfusionali per specifico progetto: “Potenziamento produzione plasma”;

n. 1 Borsa di Studio per Laureato in Medicina e Chirurgia per le attività relative all’Azione 2 “Migliorare la classificazione dei traumi e delle intossicazioni nei verbali di pronto soccorso e nelle SDO” del Programma 1 “Misurare per agire” del Piano Regionale di Prevenzione 2014/2018;

n. 1 Borsa di Studio per laureato in Biologia con specializzazione in Biochimica Clinica per specifico progetto: “Screening Cervice Uterina”;

n. 1 Borsa di Studio per Laureato in Scienze Biologiche e/o Scienze Biotecnologiche (Laurea Magistrale, ovvero Vecchio Ordinamento, o Laurea Nuovo Ordinamento 3+2) per le attività relative all’Azione 11 “Migliorare le qualità della sorveglianza delle infezioni invasive da enterobatteri produttori di carbapenemasi” del programma 1 “Misurare per agire” del Piano regionale prevenzione 2014/2018;

n. 2 Borse di Studio per Laureati in Tecniche di Laboratorio Biomedico (Laurea Triennale) per le attività relative all’Azione 11 “Migliorare le qualità della sorveglianza delle infezioni invasive da enterobatteri produttori di carbapenemasi” del programma 1 “Misurare per agire” del Piano regionale prevenzione 2014/2018;

n. 1 Borsa di Studio per Laureato in Scienze Statistiche o Laurea equipollente (Laurea Specialistica, ovvero Vecchio Ordinamento, ovvero Magistrale) per le attività relative all’Azione 12 “Monitorare il consumo di antibiotici in ambito ospedaliero e territoriale” del Programma 1 “Misurare per agire” del Piano Regionale di Prevenzione 2014/2018;

n. 1 Borsa di Studio per Laureato in Scienze della Comunicazione o Laurea equipollente (Laurea Specialistica, ovvero Vecchio Ordinamento, ovvero Magistrale) per le attività relative all’Azione 12 “Monitorare il consumo di antibiotici in ambito ospedaliero e territoriale” del Programma 1 “Misurare per agire” del Piano Regionale di Prevenzione 2014/2018;

n. 1 Borsa di Studio per Laureato in Scienze Infermieristiche per le attività relative all’Azione 2 “Migliorare per la classificazione dei traumi e delle intossicazioni nei verbali di pronto soccorso e nelle SDO” del Programma 1 “Misurare per agire” del Piano Regionale di Prevenzione 2014/2018;

Il Direttore Generale Avv. Roberto Fagnano dichiara: “Anche in pieno Agosto nel bel mezzo dell’estate, lavoriamo per garantire i Livelli Essenziali di Assistenza alla comunità con interventi di programmazione e di organizzazione in coerenza con le nuove Linee Guida Regionali degli Atti Aziendali. Dunque, pronti a cogliere nuove sfide anche delle aree interne, per favorire l’integrazione Ospedale-Territorio nell’ottica della Continuità Assistenziale.

Carabinieri, Teramo arriva un nuovo comandante provinciale

Il comando provinciale dei carabinieri subirà nei prossimi giorni un avvicendamento.
Il colonnello Pier Vittorio Romano verrà trasferito a Chieti, dove entro l’anno arriverà anche il maggiore Domenico Calore, comandante della compagnia di Giulianova.
Al posto dell’attuale comandante provinciale, il tenente colonnello Giorgio Naselli, dalla Legione Calabria.
Giorgio Naselli è fratello di Giovanni, in passato alla guida della compagnia di Giulianova.
Per quanto riguarda le promozioni, dopo quella al grado di maggiore di Calore, promozione anche per Riziero Asci alla guida della compagnia di Teramo: il maggiore è diventato tenente colonnello.

Teramo, Carabinieri arrestano di 2 marocchini per droga

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Teramo, nel corso di servizio finalizzato alla repressione dei reati inerenti gli stupefacenti, ha tratto in arresto B. H. N. classe 1986 e E. M. Y. classe 1987, entrambi marocchini domiciliati a Teramo.
Il comportamento dei due, che si alternavano nel raggiungere il lungofiume Vezzola, il parco fluviale di Teramo sotto l’autolavaggio lì presente, mentre l’altro era intento a lavare il proprio veicolo, insospettiva i militari che avviavano un controllo.
Il marocchino B. H. N. accortosi della presenza dei Carabinieri ha tentato di disfarsi di una “panetta” di hashish (risultata poi pesare 100 grammi circa) che è stata immediatamente recuperata.
L’approfondito controllo  nella boscaglia, dove poco prima i due magrebini erano stati notati aggirarsi, ha consentito di recuperare ulteriori 12 panetti della medesima sostanza stupefacente che erano stati  nascosti tra la vegetazione.
A supporto dell’attività di ricerca svolta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo è giunta l’unità cinofila della Compagnia della Guardia di Finanza di Giulianova oltre al personale del comune di Teramo subito resosi disponibile per lo sfoltimento della folta vegetazione.
L’hashish, del peso complessivo di circa kg 1,300, avrebbe fruttato sul mercato circa 4.000 euro.
I due extracomunitari sono stati associati presso la Casa Circondariale di Teramo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.