CALCIO PROMOZIONE: DOPPIO ACQUISTO A CENTROCAMPO PER LA ROSETANA

 

Arrivano Antonini dal Passo Cordone e Rinaldi dalla Virtus Teramo.
Ancora acquisti per la Rosetana del presidente Giuseppe Lamedica che rinforza la linea mediana del campo a mister Danilo Macera, con gli innesti di Davide Antonini dal Passo Cordone, classe 1997, la passata stagione si è messo in grande evidenza nel girone B realizzando anche 9 reti; cresciuto nel settore giovanile del Pineto, dove è stato protagonista della risalita in Serie D dei biancazzurri tre stagioni fa è stato strappato a diverse società di categoria superiore.

Con lui è arrivato anche il talento di Michele Rinaldi, giocatore mancino classe 1991, con esperienze in Serie C a Giulianova e Chieti, poi ancora a Giulianova e alla Folgore Veregra in Serie D, per poi andare al Montorio 88 e la passata stagione reduce dalla vittoria del campionato di Promozione con la casacca della Virtus Teramo.
La società adriatica sta allestendo una rosa di tutto rispetto che ha come obiettivo minimo il raggiungimento della zona play off, nonostante quest’anno il girone A del campionato di Promozione si sta livellando verso l’alto, con tante società ambiziose che puntano al salto di categoria,  come Montorio 88, Nuova Santegidiese, Castelnuovo e la stessa Rosetana, oltre ad altre società che stanno allestendo rose di ottimo livello.
E lunedì prossimo tutti i ragazzi si ritroveranno al Fonte dell’Olmo per cominciare la preparazione in vista dell’anno calcistico ormai alle porte.

FURTO E UTILIZZO PEDALO’ IN ORE NOTTURNE

Poteva finire in tragedia il gesto inconsulto di due giovani (un ragazzo e una ragazza) che, nella notte tra il 25 e il 26 luglio, alle ore 03:45 circa, in località Alba Adriatica, hanno pensato di impossessarsi di un pedalò di uno degli stabilimenti della zona, per poi prendere il mare, in spregio alle più basilari regole di sicurezza.

La bravata stava terminando in dramma quando, in evidente difficoltà nel tornare a riva, un amico della coppia (rimasto in spiaggia), compresa la situazione ha chiamato la Guardia Costiera facendo scattare l’emergenza.

È intervenuta, così, la motovedetta CP884 della Guardia Costiera di Giulianova e, via terra, una pattuglia dell’Ufficio Marittimo di Tortoreto che, giunta sul posto, ha individuato il segnalante che, nel mentre, aveva perso traccia della coppia di amici in mare.

L’attività di ricerca è terminata circa un’ora dopo, quando la pattuglia è riuscita a rintracciare via terra i due giovani che, tornati fortunosamente a riva alcuni chilometri più a sud, dopo aver abbandonato il natante in spiaggia, si stavano allontanando sul lungomare inconsapevoli dell’attività di ricerca ancora in corso. Ad aggravare la situazione, il comportamento di uno dei giovani che, una volta individuato, ha fornito false generalità ai militari operanti che, questa mattina, al termine di un’attività di indagine, hanno identificato lo steso giovane, convinto di aver eluso le contestazioni a proprio carico.

È scattata così la segnalazione alla Autorità Giudiziaria del giovane, reo di aver fornito una falsa attestazione a un pubblico ufficiale e, ad entrambi i componenti della coppia, è stato elevato un verbale con cui si contesta loro la violazione dell’Ordinanza di sicurezza sul diporto valida nel circondario marittimo di Giulianova, che – per motivi di sicurezza – vieta l’utilizzo di natanti privi di motore (come i pedalò), in ore notturne.

“La vicenda – afferma la Guardia Costiera – poteva avere un epilogo ben più drammatico, e questo deve invitare a riflettere, soprattutto i più giovani, a non sottovalutare il mare ed i pericoli ad esso sottesi. Accade spesso, infatti, – continua la Guardia Costiera – di imbattersi in comportamenti incoscienti e incuranti dei pericoli personali cui si rischia di andare in contro: un esempio su tutti, il fare tuffi e bagni in prossimità di pennelli e delle scogliere semisommerse presenti lungo la costa. L’appello, dunque, è rivolto al senso di responsabilità e, ancor prima, anche di buon senso”.

A Roseto degli Abruzzi la Carovana del Cuore

120 i volontari coinvolti nella campagna di sensibilizzazione della Fondazione Patrizio Paoletti che promuove l’educazione come strumento chiave per il cambiamento. In questa quattordicesima edizione sono presenti anche a Roseto degli Abruzzi ad agosto.
Si chiama Carovana del Cuore ed è una campagna di sensibilizzazione dedicata all’educazione vista come il principale strumento che consente all’uomo di progredire come individuo e come insieme. Da 14 anni Fondazione Patrizio Paoletti promuove questa iniziativa che torna anche quest’anno sui litorali di tutta Italia, da Nord a Sud, grazie all’impegno di 120 volontari contraddistinti dalla tradizionale maglietta arancione, che percorreranno a bordo di camper un lunghissimo itinerario costiero, attraversando numerose città e località marittime.

I volontari incontreranno sulle spiagge e nelle piazze migliaia di persone per sostenere il valore dell’educazione, intesa come processo continuo che dall’infanzia accompagna la persona per tutta la vita, leva fondamentale per garantire alle future generazioni un mondo sostenibile e di pace.
Chi sceglierà di sostenere la campagna riceverà in dono il braccialetto arancione “Vivi Appassionatamente”, segno distintivo dell’incontro con la Fondazione e i suoi progetti.
La Carovana del Cuore in programma da luglio a settembre e farà tappa in diverse località balneari e centri cittadini di Toscana (Porto Ercole, Porto Santo Stefano, Orbetello, Punta Ala, Castiglione della Pescaia, Livorno, Viareggio, Marina di Pietrasanta e Forte dei Marmi), Liguria (Portofino, Santa Margherita), Emilia-Romagna (Marina Romea, Marina di Ravenna, Milano Marittima, Cervia, Cesenatico, Rimini, Riccione, Cattolica e Bologna), Marche (Pesaro, Fano, Senigallia, Numana, Sirolo, Porto Recanati, Grottammare, San Benedetto del Tronto), Abruzzo (Roseto degli Abruzzi, Pineto, Montesilvano, Pescara, Alba Adriatica), Lazio (Ostia e Fregene) e Veneto (Verona).
La tappa dell’itinerario abruzzese sarà presente il 23 agosto a Roseto degli Abruzzi.
La Fondazione Paoletti è un istituto di ricerca riconosciuto dal ministero dell’Istruzione che da 17 anni opera in campo neuroscientifico e psicopedagogico per rendere l’educazione e la didattica più innovative ed efficaci. Sono oltre 20 i progetti educativi attivi in quattro continenti, dall’Italia alla Repubblica Democratica del Congo, da Haiti all’India, realizzando interventi scolastici e sociali dedicati a migliaia di bambini, insegnanti, genitori, educatori e operatori sociali

Basket 27° Trofeo internazionale Ministars a Roseto

Iniziato martedì 17 luglio il “Trofeo Ministars” edizione internazionale numero 27, uno degli appuntamenti sportivi più attesi dell’estate del Lido delle Rose.
Ai nastri di partenza ben 32 squadre: 18 per la categoria Esordienti, 8 per quella Aquilotti, ed infine 6 per quella riservata agli Under 16. Circa 400 saranno quindi i ragazzi chiamati a contendersi i prestigiosi trofei, vinti nella passata edizione dalla Pallacanestro Varese nelle categorie Esordienti ed Aquilotti, e dal Leoncino Mestre in quella degli Under 16: niente male per una manifestazione da 16 anni intitolata alla memoria dell’indimenticabile “Uomo di Madrid” Remo Maggetti.
Quest’anno purtroppo, l’evento non si è svolto come al solito all’Arena 4 Palme: “Purtroppo mancano i requisiti minimi di sicurezza” ha detto Saverio Di Blasio, presidente della Scuola Minibasket Roseto organizzatrice della manifestazione, “ci auguriamo che possa essere un fatto transitorio ed anzi siamo pronti a sostenere chiunque lavorerà seriamente per riportare questo storico impianto ai fasti che merita”.
L’elenco delle squadre partecipanti comprende Sporting Sant’Elpidio, Bee Pescara, Magic Chieti, Daverio Rams, Malnate, Pielle Matera, Giobasket Ortona, Virtus Padova, Kioko Caserta, Azzurra Trieste, Pallacanestro Varese, Spirou Charleroi, Fossombrone, Pallacanestro Castelfranco, Leoncino Mestre, 7 Laghi Gazzada, Minibasket Roseto, Roseto 2007, Virtus Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Young Eagles Varese, Pallacanestro Atri, Fortitudo Cisterna, Happy Drake Giulianova, Virtus Roseto, Yale Pescara.
Come ogni anno infine, c’è stato spazio anche per la solidarietà a favore dell’AISM di Teramo, e poi le magliette celebrative oltre alle ultime copie del libro fotografico “25 anni di Ministars”, il cui ricavato viene interamente devoluto per le cure del piccolo Valerio Bonvecchio, figlio di Gigi, uomo di basket.
Le partite sono state giocate sul lungomare nord di Roseto degli Abruzzi, nei campi regolamentari dell’Arena Bellavista e del Lido Azzurra; venerdì 20 luglio sè stato il giorno dedicato alle finali, con la finalissima e la festa conclusiva che andranno in scena al PalaMaggetti a partire dalle ore 21.00.

GRANDE SUCCESSO PER L’EDIZIONE 27°
DEL TROFEO INTERNAZIONALE MINISTARS

Edizione spettacolare quella numero 27 del Trofeo Ministars, intitolato per il 16° anno alla memoria di Remo Maggetti, che venerdì sera ha vissuto la sua serata finale al PalaMaggetti, a spalti completi per l’occasione. Quasi 400 erano i mini atleti impegnati a comporre le 32 squadre che divise in 3 categorie tra Aquilotti, Esordienti ed Under 16, si sono disputate i trofei in palio, giocando sui nuovi campi all’aperto del Bellavista Arena e dell’Azzurra Arena, sul lungomare di Roseto degli Abruzzi.

A vincere nella categoria Esordienti sono stati i ragazzi della Pallacanestro Varese, bravi a bissare il successo dell’edizione 26; nella categoria Aquilotti invece, a prevalere sono stati quelli della Kioko Caserta, mentre per il torneo Under 16, la vittoria finale è andata alla Fortitudo Cisterna di Latina.

Dopo i festeggiamenti per le vittorie, sono state premiate tra gli applausi tutte le squadre partecipanti, alla presenza Presidente della FIP Abruzzo Francesco Di Girolamo, del delegato allo sport per il comune Marco Angelini, e di tutti i Cavalieri dello zoccolo duro PSG, che hanno anche premiato i due giocatori più promettenti del torneo, il varesino Exossé Broggini ed il rosetano Angelo Tommarelli.

Gli altri premi individuali sono andati agli Aquilotti del Porto Sant’Elpidio (premio fair play Manuela Gallicola), a Alexandra Bucciarelli (miglior mini arbitro), ed a Gaetano Ciminieri della Gio Basket Ortona (premio solidarietà Franco Sabaini). Un premio speciale invece lo hanno meritato le Mamme del Ministars, che hanno ricevuto dai ragazzi del Matera una rosa per averli accolti con grande ospitalità. C’è stato anche un pizzico di commozione negli occhi del patron della manifestazione Saverio Di Blasio, quando a sorpresa ha ricevuto una targa di ringraziamento da parte dei suoi Esordienti 2006.

Buon successo hanno riscosso anche per le attività solidali: tante le copie vendute del libro “25 anni del Trofeo Ministars” il cui ricavato è interamente devoluto a favore del piccolo Valerio Bonvecchio, e quasi esaurite le magliette speciali a favore dell’AISM di Teramo, che da oggi aggiungeranno un nuovo tocco di colore in tanti campetti di basket italiani.

Ha dichiarato Saverio Di Blasio della Scuola Minibasket Roseto, organizzatrice del Torneo: “Io ed il mio staff siamo stanchi ma felici, per un’edizione che è stata riuscitissima, vissuta sempre sui valori dell’amicizia e dello sport, che ci aiuta a rilanciare le nostre ambizioni. Lavoreremo sodo per migliorare ed ampliare il nostro storico torneo internazionale, viste anche le tante richieste che non siamo riusciti ad accontentare. Ci auguriamo di coinvolgere sempre di più il tessuto imprenditoriale, istituzionale e sociale di Roseto, e soprattutto ci auguriamo di poter tornare, l’anno prossimo, a giocare all’Arena 4 Palme, casa storica del basket all’aperto italiano”

Finali nazionali CSI: lo scudetto del basket va a Roseto

Finali nazionali CSI: lo scudetto del basket va a Roseto!
A Montecatini netta affermazione dell’Eye of Tiger. Nel calcio il New Team Villa Fiore è quarto, settimo l’Alluminio Val Vibrata nel Calcio a 7

Nella settimana che ha portato il calcio alla finale del Mondiale, il CSI ha vissuto il momento clou della stagione a Montecatini con le 93 squadre delle categorie Top Junior e Open che sono scese in campo nel centro termale toscano dall’11 al 15 luglio per conquistare gli ultimi 10 tricolori dei Campionati nazionali della stagione sportiva 2017/2018.
Sono state 11 le squadre che hanno corso per lo scudetto del calcio a 7 maschile tra esse il Città di Sant’Omero Alluminio Val Vibrata. Gli abruzzesi hanno concluso il girone in terza posizione, preceduta dalla squadra seconda classificata, i veneti dell’ASD Isolalta, solo nel computo dello scontro diretto, perso all’esordio per 6-8 ai calci di rigore. La terza piazza nel girone di qualificazione, conquistata dopo la vittoria con i sardi del Bombeiros e la sconfitta con quelli che sarebbero poi diventati i campioni in carica, i pugliesi del Country Sport Altamura, gli ha permesso di disputare e di vincere la finale 7°-8° posto contro la squadra “locale” del Granducato Pistoia. 6 a 8 il finale e un settimo posto nazionale su 2269 squadre in Italia.
8 le squadre classificate nel torneo di calcio a 11. Gli albensi del New Team Villa Fiore, dopo essere arrivati secondi nel girone, superando il Tre Stelle Lavinaio di Acireale, pareggiando con l’Am. Cecchini Pordenone e il San Filippo Neri di Roma si sono presentati in una semifinale dove se la sono giocata alla pari e perdendo di misura (2-1) con quelli che sono puoi diventati i campioni in carica, i veronesi dell’ASD Lazise. Nella finale 3°-4° posto hanno ceduto solo ai rigori alla squadra Fedelissimi Granata di Torino conquistando un autorevole quarto posto su 1215 sodalizi in tutta la penisola.
Nella pallacanestro sono 12 le formazioni che si sono contese il titolo arancio-blu ma alla fine, al termine di una marcia trionfale che li ha visti imbattuti, sono stati i rosetani dell’Eye of Tiger, ad alzare la coppa al cielo decretando uno storico successo per il movimento della pallacanestro “minors” abruzzese.
I ragazzi di Raimondo Micheli, coach che con la TASP arrivò terzo in Italia nel 2016, hanno prolungato anche a livello nazionale il “filotto” di vittorie che gli ha concesso di conquistare il titolo provinciale. Ampio il successo sui capitolini dello Spes Mentana (61-99), di misura le vittorie con i Trapanesi Granata (61-58) e con i veterani ambrosiani del Sant’Andrea Basket (54-47). A partire dalle semifinali le “tigri” biancazzurre hanno saputo esprimere al meglio il proprio potenziale facendo emergere maggiore organizzazione, qualità individuali e quella condizione fisica indispensabile per presentarsi ad un torneo che vede la disputa di una o più gare al giorno. Il match con la Pol. Borgo Trento 1977, squadra più giovane del torneo, è stato risolto con un 64-51 al termine dei quattro quarti. La finalissima con il Futura Bologna, 45-78, è stata affrontata con un incredibile impatto che ha regalato, durante l’ultimo quarto, una passerella finale fatta dei sinceri complimenti delle altre società presenti sugli spalti del Pala Terme.
I campioni nazionali 2017-18 per la Pallacanestro Open CSI sono: Emanuele De Lutiis, Luigi Di Giovanni, Francesco Ferrilli, Francesco Foschi, Lorenzo Giustiniani, Attilio Lamolinara, Aureliano Lupi, , Luigi Pulsoni, Leonardo Santone, Francesco Veneri, Antonio Lupinetti, Luca Foschi, Paolo Benini.
Se un grande merito di  questo scudetto può essere attribuito al roster di tutto rispetto e ad un tecnico di esperienza, il successo degli abruzzesi è da ricercare nelle capacità dei giovani dirigenti Silvano Di Giorgio, Simone La Torre, Gianluca Di Sante, Lorenzo Cremona, guidati dal Presidente Stefano Di Giacomo, di creare una realtà solida, aggregante e autorevolmente rappresentativa della piazza cestistica rosetana.
Non solo i risultati ma anche la partecipazione leale degli abruzzesi hanno reso positiva e indimenticabile questa spedizione in Toscana. Nelle altre discipline la pallavolo ha visto 36 squadre impegnate, 14 nel torneo femminile, 14 nel misto e 8 in quello maschile. Il calcio a 5, disciplina che ha avuto 23 pretendenti al titolo: 15 nel torneo maschile e 8 nel femminile, 3 finaliste per le squadre di atleti con disabilità .
Complessivamente sono stati 1.220 gli atleti finalisti (881 uomini e 339 donne), in rappresentanza di 92 società sportive di 55 comitati e 18 regioni.
Lombardia, Piemonte, Lazio ed Emilia-Romagna sono state le regioni più rappresentate in Toscana, con più di 100 atleti iscritti. Dal Veneto in campo 93 atleti, seguita dall’Umbria (79), Sicilia (77), Marche (70), Campania (64), Friuli Venezia Giulia (56). Seguono i padroni di casa della Toscana (49), Calabria (46), Sardegna (46). Nella classifica delle presenze l’Abruzzo (44) ha preceduto la Puglia (37), Basilicata (32), Liguria (29), Molise (22).
Come sempre l’Abruzzo ha fatto la propria parte a servizio dell’evento con validi elementi nello staff organizzativo: Ylenia Di Matteo ha coordinato i giudici sportivi, Roberto Monterosso, direttore tecnico regionale ha fatto parte della Commissione Pallavolo, la teramana Dena Di Dionisio ufficiale di tavolo nella medesima disciplina. Anche a livello arbitrale si sono distinti i fischietti abruzzesi: dal  Comitato di Lanciano-Ortona  Josè Donato Ramundo è stato designato nella finale 1° e 2° posto nel calcio a 5 maschile, Massimiliano Farfallini per la 3° e 4° posto femminile, Daniele Palumbieri la 1° e 2° di pallavolo mista. Al teramano Antonio Di Filippo il 3° e  4° posto per il calcio a 5 femminile.
La delegazione abruzzese è stata capeggiata dal Presidente Regionale Angelo De Marcellis che, con il supporto del dirigente Rino Cretone, ha visionato il percorso dei sodalizi dell’Abruzzo in questo ultimo entusiasmante step.

Un uomo dell’Abruzzo teramano fa onore a Pierre Cardin a Napoli


Tutta la cultura dell’Abruzzo Teramano al Teatro San Carlo di Napoli con il presidente dell’Associazione Culturale “Dal Vesuvio al Gran Sasso” Mario de Bonis ospite del grande Pierre Cardin in un evento di rilevanza nazionale.

Motivo di grande soddisfazione e orgoglio dare notizia dell’invito personale pervenuto al presidente dell’Associazione da parte di Monsieur Rodrigo Basilicati Cardin, nel quale si legge testualmente: “In occasione dei 70 anni di carriera di mio zio, Monsieur Pierre Cardin, la Maison ha deciso di portare in Italia lo spettacolo di teatro musicale “Dorian Gray – La bellezza non ha pietà”, liberamente tratto dal capolavoro di Oscar Wilde.

Lo spettacolo, affidato ad un team di giovani talenti, ha già ricevuto gli applausi dal pubblico di Parigi, Barcellona, Astana, Atene. Una operazione di mecenatismo voluta da Pierre Cardin allo scopo unico di generare cultura e riflessione.

Saremo al Teatro San Carlo di Napoli per la prima il 31 luglio ore 21:30 per poi concludere il tour a Venezia, al Teatro La Fenice.

Con la presente ho il piacere di invitarLa alla prima recita nella Città di Napoli. Lo spettacolo sarà preceduto da un esclusivo Cocktail e sarebbe un grande piacere ed un vero onore per noi averLa presente.

Mario e Celeste de Bonis parteciperanno all’evento partenopeo e nell’occasione avranno modo di salutare e rivedere l’attrice e presentatrice televisiva Eva Crosetta, che già intervistò mario de Bonis su RAI TRE, nel corso della trasmissione ” A prescindere”, dopo la recita dei versi napoletani del grande Eduardo de Filippo, del 1954, “Pasca e Natale”.

Il capolavoro del drammaturgo selezionato da De Bonis tra le oltre duecento sue poesie, forse meno conosciute solo per aver pagato un grosso prezzo alla maggiore notorietà delle sessanta commedie, tradotte in più lingue e conosciute in tutto il modo, oggi ha dato i suoi frutti.
La presentatrice ha voluto segnalare e inserire tra i pochissimi invitati il dott De Bonis, dopo essere rimasta colpita dalla spontaneità e alla competenza artistica di un uomo che ha deciso di valorizzare nel mondo uno tra i più influenti e bravi nell’arte della commedia che risponde al nome di Eduardo, un orgoglio nazionale di cui tutti noi siamo fieri.

Il funerale di Pio Rapagnà, una vera e propria festa

Scusatemi, ma voglio ancora una volta parlare in prima persona, non è mio solito farlo, ma questa volta perdonatemi, lo faccio perché mi sento di esprimere concetti personali e ho deciso di esternarli in prima persona.

Tutto il mondo è paese, si sa, con le proprie culture e modi di fare e agire tramandate di generazione in generazione.
Di conseguenza anche il giorno dell’ultimo saluto ha le sue solide tradizioni.
In Italia, in Abruzzo, in provincia di Teramo e a Roseto degli Abruzzi per esempio, il funerale è una cerimonia molto soft, dal contesto sobrio, sempre serio e profondo.
Quasi sempre, poi, dopo la cerimonia in Chiesa, i parenti più stretti si raccolgono nel luogo in cui la salma riposerà per l’eternità.
Non vi è, quindi, un momento di unità familiare, ma ognuno si raccoglie nel suo dolore.

Ciò che invece è accaduto nel funerale dell’amico Pio Rapagnà è stato molto diverso, e fuori dagli schemi tradizionali.
In questo caso abbiamo assistito una vera e propria festa con l’obiettivo di rendere omaggio a Pio e di portare conforto alla famiglia.

Supponiamo che se una persona crede in Dio e nella vita dopo la morte, (personalmente ho avuto Pio come assistente seminarista mentre ero in collegio, e posso tranquillamente affermare che Pio era credente) il funerale deve essere una festa e non solo momenti di veglia e di pianti.

L’insolita location del Palazzo del Mare, l’insolita bicicletta degli amici di sempre, avallata dalla famiglia.
In chiesa poi, il canto con le parole e la musica del maestro Francesco Pincelli con cui Pio ha condiviso tantissime serate.
La presenza di uomini politici di destra, centro, sinistra, ex sindaci (di tutto Abruzzo), onorevoli, capigruppo, presidenti di consiglio, tutti a rendere “onore” a un uomo, un politico di razza, sia come amico, che come avversario o in contrapposizione al simbolo di appartenenza.
Pio Rapagnà è riuscito nel giorno della sua salita in cielo a far incontrare a Roseto, i suoi nemici politici, che hanno speso un’ora del loro tempo per rendergli l’onore delle armi. Per salutarlo per l’ultima volta, e questa volta da amici di sempre e non più come bastian contrari.
E come non nominare tutti coloro che sono stati sempre vicino al caro Pio, i suoi paganesi che lo hanno seguito dalla Cooperativa 100 fiori fino a oggi.
I suoi amici di Radio Popolare. I suoi amici di partito. I suoi cittadini, i suoi parenti e tutti i suoi amici abruzzesi delle case polari, quelli dell’attraversamento pedonale, quelli dei concerti di Francesco Guccini e dei bicchieri di vino all’osteria buonumore.
Tutti riuniti per la festa di Pio, non per il suo funerale.
Noi che c’eravamo sentivamo i commenti di tutti e come non ricordare Pio con il suo megafono ad annunciare i suoi comizi in piazza della Libertà.
Come dimenticare le affissioni notturne dei manifesti dopo aver preparato secchi di colla con acqua e cartine per poi affiggere sotto i ponti e nelle fontane i manifesti dei concerti organizzati a Roseto.
E a chi non mancheranno le sue fragorose e sane risate di cuore quando gli si veniva ricordata una sua impresa accaduta negli anni precedenti.
Voglio farvi presente che Pio Rapagnà è stato l’uomo che già negli anni ’70 aveva sperimentato e introdotto nella sua Montepagano la “Messa Beat”.
Si avete letto bene, pochi ne sono a conoscenza, ma gli amici chitarristi paganesi Vincenzo Pergallini e Antonio Esposito, il batterista Rocco Della Loggia, il Maestro tastierista e fisarmonicista Francesco Pincelli, il bassista Attilio Bragaglia insieme a Pio organizzarono all’interno della Chiesa di Montepagano dedicata a Sant’Antimo, una messa con suoni rock-pop.
Prima di fare questo alcuni mesi prima aveva anche dato il nome al gruppo Gli Escatoy, che ancora oggi a distanza di 50 anni continua a suonare, sempre a Montepagano.
Come vedete un uomo che fino a 73 anni non si è mai fermato, mai arreso, mai sfiduciato.
Anzi prima di chiudere questo articolo che sto scrivendo “a braccio” e che sicuramente nemmeno rileggerò, e lo inserirò subito in stampa, queste due cose voglio proprio raccontarvele, perché non ne ero a conoscenza.
La prima mi è stata raccontata dall’amico Gabriele Terramani al quale chiedendogli il perché di alcuni amici delle confraternita paganese al funerale di Pio, Gabriele mi ha confermato che da alcuni mesi Pio aveva chiesto di entrare a far parte appunto della confraternita paganese.
La seconda mi è stata raccontata dalla moglie Giovanna che alcuni giorni dopo il funerale mi ha confidato che Pio si sentiva di fare ancora migliaia di cose, e che il tempo non era mai sufficiente per quello che aveva in mente di realizzare.
Mostre, feste, valorizzazione della sua Montepagano, e non ultima la voglia di sapere ancora di più, tanto che si era iscritto all’Università.
Un uomo che non si fermava mai, che ha dato tutta la sua vita alla famiglia e agli amici.
Credeteci ne aveva tanti, ma veramente tanti, gli stessi che non lo dimenticheranno mai.

Sono sicuro che l’anima di questo uomo poliedrico e inarrestabile riposerà veramente in pace, lasciando la sua famiglia in terra con un sorriso… che vale di più delle lacrime che hanno versato quando inaspettatamente è salito in cielo.
Grazie Pio per tutto quello che mi hai insegnato.

Roseto, sindacati e Salpa Rolli ancora distanti

Nulla di fatto dal vertice in Regione tra sindacati dei lavoratori Salpa-Rolli e l’azienda. A darne notizia sono gli stessi sindacati (FLAI Cgil, FAI Cisl e UILA).

“Abbiamo ribadito che il sito di Roseto deve confermare almeno tutte le ore di lavoro svolte negli ultimi anni – fanno sapere – Siamo ancora lontani da soluzioni positive e riteniamo che la via del contratto aziendale possa, se effettivamente l’azienda avvierà il progetto di aumentare la produzione, aiutare a trovare ulteriori ore di lavoro”.

E ancora: “Così come già detto in assemblea, nessuna nostra firma è stata messa nei verbali e ricordiamo che solo l’assemblea dei lavoratori con votazione finale siglerà un accordo o diversamente, una serie di iniziative sindacali da attuare. Non possiamo non esprimere assoluta contrarietà ed amarezza per la mancanza di significativi passi avanti rispetto a risposte positive per tutti i lavoratori”.

I sindacati concludono “ribadendo la posizione espressa sin dall’inizio della vertenza e fanno notare che gli investimenti devono portare più occupazione ed anche buona occupazion”.

Il primo agosto si inizierà nuovamente a discutere del contratto integrativo in tutte le sue parti e resta al momento confermato il blocco del lavoro domenicale.

Roseto, indagine della Regione per gara affidamento autoporto

Il sindaco Di Girolamo: “Si compie il primo passo per restituire appel industriale a quell’area”.

L’Amministrazione comunale di Roseto aggiunge un altro tassello importante alla programmazione che sta mettendo in campo per lo sviluppo della Città.

Su impulso del sindaco Sabatino Di Girolamo, la Regione Abruzzo ha provveduto a pubblicare una delibera di Giunta con la quale si dà avvio all’iter amministrativo per l’affidamento in gestione dell’autoporto. La delibera in questione (n. 494 del 6 luglio 2018) costituisce un significativo passo avanti verso quel progetto di rilancio competitivo dell’autoporto che per il sindaco Di Girolamo è una priorità irrinunciabile. E così dal momento che la Regione è proprietaria dell’infrastruttura, che però non è mai stata attivata come piattaforma logistica, si è deciso di svolgere una “consultazione di mercato” propedeutica a raccogliere informazioni utili e a predisporre le attività preparatorie alla procedura di gara in modo da poter procedere all’aggiudicazione unitaria o frazionata dell’area mediante assegnazione a titolo oneroso di porzioni di terreno o del diritto di superficie. La Delibera di Giunta regionale dunque dispone, quale atto di indirizzo, l’avvio di una consultazione preliminare di mercato, finalizzata alla successiva gara di evidenza pubblica. Il tutto nel quadro della legge regionale modificata proprio a maggio dello scorso anno su sollecitazione del Sindaco di Roseto.

L’attivazione della procedura ad evidenza pubblica è stato argomento su cui il sindaco ha molto pungolato la Regione nell’ultimo anno alla luce dell’interessamento manifestato da alcune imprese circa l’utilizzo dell’autoporto, infrastruttura che non è mai stata operativa ma su cui l’amministrazione non ha mai voluto rinunciare a supportare possibili azioni di insediamento.

“Ringrazio il Presidente Luciano D’Alfonso e il direttore del dipartimento Trasporti Evelina D’Avolio per aver raccolto con premura le mie sollecitazioni circa l’urgenza di incentivare in quel nodo logistico l’insediamento di attività produttive e industriali. Dopo la cessione al Comune dello Iat e del lido La Lucciola e dopo il finanziamento della ristrutturazione del pontile, la Regione pone le premesse per garantire a Roseto un quarto fondamentale risultato per la nostra comunità. Stiamo mettendo a frutto un lavoro durato mesi – conclude Sabatino Di Girolamo – e che servirà a gettare le basi di una rinnovata competitività e di un nuovo appeal industriale per il nostro territorio. Sarebbe certamente demagogico – come pure qualcuno ci attribuisce – promettere posti di lavoro. Ma un’amministrazione deve incoraggiare delle aziende a investire su un’area in posizione strategica rimasta infruttuosamente nel dimenticatoio da anni.
E’ quello che stiamo facendo, e su cui continueremo a lavorare con una soglia di attenzione altissima, in modo che Roseto possa tornare a essere un territorio trainante dell’economia di questa Provincia”.