Di Bonaventura presta giuramento nel primo Consiglio da Presidente

Un invito a tutti i consiglieri a “lavorare insieme per il bene della comunità”.

Subito dopo l’assise, Assemblea dei Soci della Gran Sasso Teramano

“Non mi interessa da dove venite, mi interessa dove volete andare e se vogliamo farlo insieme per il bene della comunità” questo uno dei passaggi significativi del discorso del presidente Diego Di Bonaventura subito dopo la formula del giuramento,  nel suo primo Consiglio Provinciale.

“Non porto alla vostra attenzione il programma di mandato, lo farò presto ma essendo una persona che vive nella concretezza e nella praticità, in questi giorni ho preferito occuparmi di alcuni problemi la cui soluzione è urgente: la stagione invernale di Prati di Tivo e Prato Selva che rischia di saltare,  il Piano neve che gli uffici stanno preparando con l’inverno che incombe, il Ponte sul Vomano, una vicenda che si sta ingarbugliando sempre di più ma noi dobbiamo fare di tutto per non perdere l’opera” ha spiegato ai consiglieri il Presidente aggiungendo: “continuerò a fare quello che di buono è stato fatto e certamente Renzo Di Sabatino lascia un buon patrimonio di investimenti ma su alcune questioni non pensavo ci fossero tante difficoltà: sulla montagna è una corsa contro il tempo e debbo ringraziare il presidente protempore della Regione Abruzzo che ha promesso il suo impegno per un finanziamento di circa 200 mila euro che ci consentirebbe di fare la manutenzione straordinaria degli impianti. Ma è l’ultima volta, perché, ora, insieme agli operatori, stanchi e rassegnati, dobbiamo trovare una soluzione definitiva per la gestione”.  Una soluzione ricercata anche stasera nel confronto fra i soci della Gran sasso teramano – riuniti in questo momento in Provincia – alla presenza del responsabile della sicurezza, l’ingegner Marco Cordeschi. A margine ha annunciato che la Provincia di Teramo ha ottenuto un altro finanziamento di circa 10 milioni per l’edilizia scolastica.

Gli interventi dei consiglieri.

Mario Nugnes ha preso la parola per annunciare la sua uscita dalla Casa dei Comuni e la costituzione di un gruppo misto anticipando la volontà di formare un Gruppo civico insieme ad altri consiglieri. “Ritengo corretto e necessario, dopo l’elezione del presidente Diego Di Bonaventura e in attesa del rinnovo del consiglio, aderire al Gruppo Misto. Ho sempre lavorato, e continuerò a farlo, per il bene del territorio, al di là delle appartenenze partitiche, per questo con altri colleghi consiglieri che condividono questa prospettiva stiamo lavorando per formare un gruppo civico, anche in vista del rinnovo del Consiglio previsto nel 2019. Con Di Sabatino e Mauro Scarpantonio ho avuto l’opportunità di fare una grande esperienza, ora faccio un passo laterale per correttezza ma il mio è un invito anche ad altri consiglieri a guardare oltre i tradizionali schieramenti”.

Mauro Scarpantonio (Casa dei Comuni):

“Mi spiace per Mario Nugnes ma apprezzo la sua scelta, al Presidente voglio dire che c’è la nostra disponibilità a lavorare e che apprezziamo la linea che ci pare di intravedere nel suo discorso. Io credo che Di Sabatino vada ringraziato per i risultati raggiunti e per come ha condotto questo ente, anche per la questione relativa agli impianti scissitici va sottolineato che ha trovare una società piena di debiti che oggi è stata risanata”.

Mirko Rossi (casa dei Comuni:

“Siamo di fronte ad una situazione istituzionale ibrida, un nuovo presidente eletto con un consiglio che non ha scelto e che non sappiamo se verrà rinnovato a prorogato alla scadenza di gennaio. La Provincia, certamente, deve recuperare la tangibilita del ruolo e sicuramente, anche alla luce dell’esperienza fatta, questi enti possono assumere un ruolo piu identitario quando vengono meno le rigidità degli sbarramenti partitici. Io credo che in questi anni Aabbiamo operato nel migliore dei modi possibili. Adesso, Presidente, lei ha una responsabilita operativa: prendere in mano le redini dell’ente. Lavoriamo insieme non disconoscendo quello che è stato fatto, l’invito a non attendere le elezioni del Consiglio per fare delle scelte”.

Severino Serrani (capogruppo La Forza del Terriorio):

“Mi fa piacere la decisione del consigliere Nugnes e apprezzo le parole di Rossi e Scarpantonio. C’è tanto da lavorare e riconosco che anche in passato c’è stato impegno e spesso in emergenza ma la Provincia ne è uscita a testa alta. Però è anche vero che i problemi ci sono e su questi va fatta una nuova riflessione: i pagamenti alle imprese che si trovano in difficoltà, i problemi degli edifici scolastici, il Piano neve, il dimensionamento scolastico (domani in regione ci sarà una prima riunione cui parteciperà il consigliere a nome dell’ente ndr), il Servizio Civile da gestire, i fondi del DM 49  per la viabilità, qui qualcosa è stato fatto ma c’è ancora tanto da fare. Non faremo mancare il nostro aiuto e la nostra collaborazione”.

Diego Di Bonaventura nuovo Presidente Provincia di Teramo

Testa a testa fino all’ultima scheda alle elezioni provinciali di secondo livello a Teramo, tra i due candidati di centrosinistra e centrodestra.

Con il meccanismo del “voto ponderato” alla fine l’ha spuntata a sorpresa Diego Di Bonaventura, sindaco di Notaresco, che ha sconfitto Giuseppe D’Alonzo (sindaco di Crognaleto), del centrosinistra, che sulla carta appariva in vantaggio, considerata la prevalenza di quest’ultima coalizione nelle principali città del territorio provinciale.

Sulla sconfitta pesa comunque anche lo scioglimento nei giorni scorsi del consiglio comunale di Giulianova (centrosinistra), i cui rappresentanti non hanno potuto partecipare al voto.

Con il 53,87% (282 voti, voto ponderale 48011)  il sindaco di Notaresco, Diego Di Bonaventura, candidato della compagine di centrodestra, è il nuovo presidente della Provincia di Teramo. Giuseppe D’Alonzo, candidato del centrosinistra, si è fermato al 46,13 % (232 voti, voto ponderale 41 177).

Di Bonaventura è stato proclamato ufficialmente Presidente al termine dello spoglio.

Ha votato l’85% degli aventi diritto: 517 fra Sindaci e consiglieri, voti validi 514, una scheda bianca nella fascia Verde (Comune di Teramo) una scheda bianca nella fascia Rossa, una scheda nulla nella fascia Blu.

“Il primo pensiero va a Valter Catarra e alla sua famiglia perché sono entrato in Provincia e in politica per lui – ha dichiarato il neopresidente – lui sarebbe felice per me, di solito gli uomini sono gelosi e invidiosi, lui, invece era un politico sempre  felice dei successi degli altri. Il secondo pensiero è alla provincia, intesa come territorio, so che da questo momento dovrò cambiare il mio modo di pensare e di essere: non più Diego Di Bonaventura di Notaresco ma da Notaresco e attento a tutto il territorio”

Risultati dello scrutinio delle elezioni a Presidente della Provincia

Diego Di Bonaventura: 48011 voti ponderati

Giuseppe D’Alonzo: 41177 voti ponderati

Roseto: arriverà il rimpasto di Giunta a novembre ?

Attendere metà di novembre prima di conoscere le decisioni del sindaco di Roseto Sabatino Di Girolamo in merito al rimpasto dell’esecutivo. Se ci sarà.

Il primo cittadino sta valutando le soluzioni che dovranno essere adottate per dare un cambio di marcia alla sua amministrazione, così come richiesto da alcuni esponenti della sua stessa maggioranza.

Grossi stravolgimenti non dovrebbero esserci.

Teresa Ginoble, inizialmente indicata quale possibile nuovo assessore, non dovrebbe lasciare la presidenza del Consiglio.

Secondo indiscrezioni avrebbe dovuto prendere il posto di Carmelita Bruscia. In realtà, il sindaco Di Girolamo non sembra propenso a stravolgere l’assetto del suo esecutivo.

Dovrà sicuramente nominare un nuovo assessore in sostituzione di Tonino Frattari, scomparso prematuramente nei mesi scorsi. Potrebbe essere nominato un assessore esterno.

Ipotesi tutt’altro campata in aria. Era circolato il nome di Enzo Frattari, fratello di Tonino, che ha già ricoperto in passato il ruolo di amministratore. Ma il diretto interessato avrebbe declinato la proposta.

Il sindaco avrebbe ricevuto pressioni per togliere la delega dei lavori pubblici a Simone Tacchetti per affidarla a Nicola Petrini, attuale assessore alla manutenzione.

A Tacchetti, che manterrebbe la carica di vice sindaco, potrebbe quindi andare il bilancio. Entro un mese, comunque, si conosceranno le scelte del sindaco che in buona sostanza, nell’operazione di rimpasto non dovrebbe apportare grandi stravolgimenti.

Voto: regionali 2019 Enio Pavone tra i papabili

“È mia ferma volontà focalizzare l’attenzione di tutti sulle grandi difficoltà nelle quali si trovano oggi gli abruzzesi e sulle risposte concrete e competenti che crediamo obiettivamente di poter mettere in atto per far tornare la regione ai livelli di sviluppo che merita. Il mio obiettivo non è quindi individuare un presidente, ma è quello poter operare positivamente per l’intera comunità abruzzese che merita un Abruzzo davvero nuovo, diverso, migliore”.

È quanto dichiarato ad Avezzano (L’Aquila), durante l’assemblea del raggruppamento Civiche per l’Abruzzo, da Fabrizio Di Stefano, ex parlamentare azzurro, tesserato a Forza Italia, promesso alla Lega, che dopo l’assegnazione a Fratelli d’Italia del candidato presidente della coalizione e il conseguente raffreddamento verso il centrodestra, prosegue la sua battaglia per la Presidenza fuori dai partiti.

In un clima politico in fervore in vista delle imminenti elezioni regionali, che in Abruzzo si svolgeranno anticipatamente il 10 febbraio, dopo le dimissioni dell’ormai ex governatore Luciano D’Alfonso, obbligato a scegliere tra la carica di senatore e la Presidenza della Regione, le Civiche abruzzesi vanno dritte per la loro strada, portando in giro per le città, il loro “progetto globale che ha come obiettivo gli abruzzesi e la rinascita dell’Abruzzo”.

“La manifestazione, intitolata ‘All’opera per l’Abruzzo – le Persone, le Idee’ e inserita nel percorso denominato ‘Le 305 tappe – il Progetto, la Condivisione’, ha avuto l’obiettivo di presentare all’opinione pubblica, alle categorie e agli amministratori locali, il programma di governo e le persone che le Civiche per l’Abruzzo propongono agli elettori abruzzesi in vista del voto del 10 febbraio – si legge in una nota di Di Stefano – L’incontro si è svolto con grande partecipazione di persone e una serie di interventi di esponenti politici e amministratori”.

Tra i tanti citati, l’ex sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, il sindaco di Alba Adriatica (Teramo) Tonia Piccioni, gli ex primi cittadini di Roseto degli Abruzzi (Teramo), Enio Pavone, e Pescasseroli (L’Aquila), Italo Gallinelli, l’assessore ai Trasporti e alla Mobilità del Comune di Chieti Mario Colantonio, il consigliere di Gagliano Aterno (L’Aquila) Sandro Ciacchi e poi Nicola Quaglia, Lillo Cordoma, Angelo Melone e Maurizio Bucci, che hanno rivendicato la forza e la validità del progetto delle Civiche, annunciando la loro scelta di candidarsi.

Di Pangrazio Giuseppe, appartenente al Partito democratico, ha ringraziato sui social gli avezzanesi presenti all’incontro e ha voluto sottolineare che “la vera politica dovrebbe rappresentare interessi, interpretare ideali e colmare i divari tra i territori. Non c’è più tempo da perdere, noi intendiamo andare in questa direzione, crediamo di cambiare la storia del nostro territorio e quella delle aree interne. Sempre, coerentemente civici, vicini ai cittadini”.

“Da tutti i partecipanti indicato come il più opportuno candidato a presidente della Regione Abruzzo”, come ribadito nella nota, nel suo intervento Di Stefano ha spiegato che “il discorso politico sembra incentrato solo sui nomi ma il 10 febbraio, chiunque vincerà, si troverà ad affrontare la partita vera e più difficile, ossia agire e saper governare per risollevare l’Abruzzo dal baratro in cui la nostra regione è precipitata con il governo D’Alfonso.

Mentre solo oggi – ha proseguito – alcuni cominciano a porsi il problema del programma elettorale, quasi fosse una incombenza burocratica, noi abbiamo sviluppato un progetto globale che ha come obiettivo gli abruzzesi e la rinascita dell’Abruzzo”.

“Tale programma, che è stato realizzato tenendo bene a mente le criticità presenti nella nostra regione e le difficoltà che oggi vivono le famiglie, il disagio sociale diffuso, la crisi delle attività produttive e del lavoro – ha concluso Di Stefano – ogni giorno viene presentato e discusso con rappresentanti di associazioni, imprese, categorie e poi, attraversando i 305 comuni abruzzesi, durante assemblee di amministratori e cittadini anche al fine di raccogliere ulteriori integrazioni”.

Delle reti civiche fanno parte Liberal Abruzzo dell’ex parlamentare Daniele Toto, Azione Politica dell’imprenditore Gianluca Zelli, titolare del brand nazionale Humangest, Noi Abruzzo dell’imprenditore di Sulmona (L’Aquila) Piergiorgio Schiavo e L’Aquila futura di Roberto Santangelo.

Vicesindaco di Pineto chiede interventi sul Vomano

Facendo seguito ai recenti articoli pubblicati dalle principali testate giornalistiche abruzzesi sull’ampliamento del porto turistico di Roseto degli Abruzzi, il vicesindaco di Pineto e Assessore con delega al Demanio Marittimo, Cleto Pallini, torna a ribadire la necessità di un intervento sulla sponda sud del fiume Vomano al fine di tutelare maggiormente il confinante territorio di Pineto.

Nello specifico si chiede agli enti competenti che il pennello già previsto nella sponda sud del Vomano venga realizzato in una lunghezza maggiore, pari a quella del porto. Un intervento in grado di evitare un aumento del fenomeno erosivo e di scongiurare il maggior arrivo di detriti nella parte a sud della costa adriatica e quindi sul territorio pinetese.
“Pineto non può stare a guardare – spiega Pallini – questa opera è ovviamente importante e strategica, ma per essere realizzata occorre che si provveda a rivalutare la lunghezza del pennello previsto affinché sia della stessa lunghezza del porto e non inferiore, come da attuale progetto.

L’auspicio è che il pennello venga realizzato prima o contestualmente ai lavori del porto. La questione è già stata posta all’attenzione degli attori interessati e del Consigliere regionale Luciano Monticelli, nonché componente del Consiglio d’Amministrazione dell’ente porto, il quale ha ovviamente molto a cuore la problematica e siamo certi che questa nostra osservazione riceverà la giusta attenzione da parte degli enti competenti”.
“In questo periodo – aggiunge il sindaco di Pineto Robert Verrocchio – si stanno muovendo tra l’altro i primi passi per guardare con lungimiranza a un porto che non sia solo di Roseto degli Abruzzi, ma che sia di Roseto-Pineto. Se è questo l’obiettivo al quale si sta lavorando a maggior ragione la struttura deve essere pensata per garantire non solo il servizio, ma anche la sicurezza del territorio. Auspichiamo ovviamente che questa nostra richiesta venga presa in considerazione e che l’intervento venga fatto a beneficio dell’intera area costiera”.

PD replica a Roseto al Centro

Questo quanto scritto dal gruppo alla maggioranza del Pd Roseto.

“È surreale leggere su i giornali di questa mattina le accuse di inadeguatezza che l’ex vice sindaco Maristella Urbini rivolge al sindaco Sabatino Di Girolamo a causa di un errore fatto dagli uffici nelle convocazioni alla selezione per il Capo di Gabinetto.
Errore di cui peraltro ha fatto pubblicamente ammenda sui social la stessa impiegata trascinata suo malgrado nel volgare tritacarne di polemiche sterili.
Sterili poiché il “caso” del capo di Gabinetto montato ad arte dal gruppo di Enio Pavone svela quali fossero i metodi di chi ci amministrava in passato oltre che prestare l’avvocato Urbini a una brutta figura.
La Urbini infatti, sia da avvocato che da e ex amministratore di questo Comune dovrebbe sapere che gli atti che riguardano le selezioni, come nel caso del capo di Gabinetto, fanno capo esclusivamente gli uffici amministrativi e che la politica (per fortuna) si tiene a debita distanza dalle procedure.
Non spetta al sindaco infatti raccogliere le domande, valutare la congruità dei requisiti e convocare i candidati. l sindaco spetta la scelta finale certo, ma non deve occuparsi della composizione della rosa degli aspiranti candidati. La Urbini, così come l’intero gruppo di Enio Pavone finge invece di non conoscere questi passaggi e se davvero così fosse la circostanza sarebbe piuttosto grave e sintomatica di un modus operandi che invece, forse, era appannaggio dell’ex sindaco.
Se così fosse allora dovremmo prendere quelle dichiarazioni come l’ennesima occasione con cui Roseto al Centro aziona quella macchina del fango che è l’unico strumento su cui si regge il loro lavoro d’opposizione. Le accuse mosse al sindaco non lo riguardano come non riguardano l’intera classe politica che regge l’amministrazione.
La Urbini ci definisce “dilettanti allo sbaraglio” per aver semplicemente tutelato l’ente da un errore degli uffici preposti.
Piuttosto, visto che loro continuano a definirci “dilettanti allo sbaraglio” vorremmo sapere quale definizione sarebbe appropriata per la sua amministrazione, visto che ha dimenticato di inserire 3 milioni di euro nel bilancio 2016.
Siamo certi che la Urbini, da bravo avvocato, sappia quali aggettivi possano essere calzanti per una simili “dimenticanza” che certamente non va derubricata nel dilettantismo, ma in qualcosa di ben più grave visto che in ballo c’erano i soldi dei rosetani”.

Roseto al Centro accusa il PD

Questo quanto scritto dal gruppo all’opposizione Roseto al Centro.

“I dilettanti allo sbaraglio colpiscono ancora con l’annullamento del contratto del Capo di Gabinetto del Sindaco”
Il comunicato stampa continua dicendo:
“L’Amministrazione Di Girolamo, nella più assoluta confusione in cui opera sin sal suo insediamento, ha commesso un ultimo macroscopico errore nella gestione della nomina del Capo di Gabinetto del primo cittadino” sottolineano i dirigenti del Movimento Politico “Roseto al Centro”, il Presidente Maristella Urbini, il Segretario Toriella Iezzi, ed il Vice-Segretario Andrea Marziani. “Difatti, dopo aver completato l’iter della procedura di nomina, che ha visto vincitrice l’ex Capo di Gabinetto del Sindaco Di Girolamo, ovvero la Dott.ssa Alessandra Di Cesare, ha dovuto annullare il tutto visto che una candidata, che guarda caso era la Dott.ssa Valeria Coppa, già Capo di Gabinetto dell’ex primo cittadino di Roseto degli Abruzzi, Enio Pavone, non era stata invitata al colloquio, a differenza di come veniva riportato sui verbali sottoscritti dalla Commissione esaminatrice e dal Sindaco, Sabatino Di Girolamo”.

“Quando la candidata ha chiesto spiegazioni per iscritto sul perché risultasse assente al colloquio, quando invece non era stata invitata a sostenerlo, in fretta e furia l’Amministrazione Di Girolamo ha provveduto ad annulare tutta la procedura, come risulta dalla determina n. 162 del 28/08/2018 ” concludono i vertici di “Roseto al Centro”. “Questo dimostra, ancora una volta se ve ne fosse bisogno, l’assoluta incapacità di questa Amministrazione, anche se forse si potrebbero usare ben altre parole, nel gestire la “cosa pubblica”. Questi signori pensano forse di gestire il Comune come se fosse “casa loro”, ma questo non è possibile e non è permesso, perché il Comune è cosa di tutti, è cosa dei rosetani e non cosa loro. Auspichiamo che sia fatta al più presto piena luce su questa incresciosa vicenda”.

Le scuse di Giuseppe Bellachioma: “Nessuna minaccia”

“Sono sinceramente colpito e profondamente rattristato dalle reazioni seguite a un mio post di ieri. Intendo scusarmi e chiarire: in nessun modo intendevo attaccare, né tantomeno minacciare, la Magistratura, del cui lavoro ho profondo rispetto”. Una volta esploso il caso, Bellachioma torna a intervenire su Facebook, spiegando che “il mio commento era mosso solo dalla reazione alle migliaia di insulti e attacchi a cui ogni giorno sono sottoposti Matteo Salvini e la Lega, dalle minacce di morte – sia sui social che sui muri delle città -, fino all’ordigno fatto esplodere recentemente davanti a una nostra sede. Ho ora ben compreso come le mie parole, scritte con leggerezza in un momento di forte emotività, possano aver generato sconcerto e aver offeso persone e istituzioni, non era questa la mia intenzione. Come sempre, oggi come ieri, io e la Lega dell’Abruzzo affronteremo la durezza della battaglia politica unicamente con la forza delle nostre idee e con l’amore per il nostro Paese”, conclude il parlamentare leghista.

ROSETO: tavolo lavoro valorizzazione Porto Turistico

Svolto nella Sala Giunta della Provincia di Teramo, l’incontro convocato dal consigliere regionale Luciano Monticelli in qualità di componente del Cda del Circolo Nautico Vallonchini di Roseto per conto della Regione Abruzzo.

Al centro dell’attenzione il porto turistico di Roseto, che ha visto riuniti attorno al tavolo, oltre al consigliere Monticelli, Renzo Di Sabatino, presidente della Provincia di Teramo, il sindaco di Roseto Sabatino Di Girolamo, il presidente del circolo nautico Fabrizio De Gregoriis e l’ingegnere Mario Cerroni del Genio Civile di Teramo.

“Ho chiesto un tavolo di lavoro – è il commento in merito di Luciano Monticelli – con l’intenzione di mettere a sistema idee e interventi dei soggetti a vario titolo coinvolti. L’idea è quella di sovrapporre le progettualità già in essere con l’obiettivo di ottimizzare tempi ed energie relativamente all’ampliamento del porticciolo”.

Più in particolare, è in programma un intervento di realizzazione di un braccio a mare, che consentirà la messa in sicurezza dell’intero porto turistico, mentre dovrebbe essere rinforzato l’argine che va dal ponte ferroviario al porto stesso. Due opere importanti che sono state messe sul tavolo per fare il punto della situazione circa lo stato di avanzamento dei lavori e chiarire insieme le criticità che hanno causato lo stallo degli interventi.

“Un incontro proficuo – continua il consigliere regionale – perché la condivisione di problematiche e professionalità diverse ha consentito di comprendere le difficoltà, giungendo a una soluzione”. Dal tavolo di lavoro, infatti, è emerso che, circa il braccio a mare, la Provincia di Teramo si occuperà di controllare l’esistenza o meno di residui bellici, mentre relativamente all’argine il Comune di Roseto provvederà a interloquire con la Regione Abruzzo, “per inserire tra i siti inquinati da bonificare – come precisa il sindaco Sabatino Di Girolamo – la cosiddetta area ex Baroni, interessata dai lavori del futuro argine e comunque suscettibile di accogliere l’ampliamento dell’attuale porticciolo”.

“Sono molto soddisfatto – è il commento di Fabrizio De Gregoriis, presidente del circolo nautico Vallonchini – dell’interesse del consigliere Monticelli, che ringrazio per essersi messo a disposizione, dell’intervento del sindaco di Roseto, che si è dichiarato disposto a supportare il piano di sviluppo portuale e, più in generale, dell’esito positivo dell’incontro di oggi, nel quale si sono dimostrati tutti collaborativi per snellire il processo di realizzazione dell’argine in questione”.
“Due grandi passi in avanti – conclude Monticelli – ai quali ne seguiranno altri, che ci permettono di iniziare a mettere ordine in una questione finora complessa. Ciò di cui mi occuperò ora sarà coordinare Regione e Provincia per individuare il soggetto che si occuperà della realizzazione del nuovo argine. Il passo successivo sarà quello di ampliare il porto, nella convinzione che esso costituisca una leva strategica fondamentale da un punto di vista economico-turistico”.

“L’obiettivo finale – aggiunge in merito il sindaco di Roseto – è infatti quello di unire i comprensori di Pineto e Roseto e questo porto è uno strumento di sinergia davvero importante da questo punto di vista, per cui ce la metteremo tutta perché le cose vadano per il verso giusto”.

Bellachioma capogruppo commissione bilancio a Montecitorio

L’onorevole Giuseppe Bellachioma, segretario regionale della Lega in Abruzzo, è il nuovo capogruppo del partito alla Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei deputati.

Un ruolo chiave – si legge in una nota – sia in vista degli importanti provvedimenti che dovranno interessare il territorio regionale, sia per la politica complessiva che il movimento intende attuare in favore degli italiani.

“Sarò particolarmente attento alle esigenze dell’Abruzzo e degli abruzzesi – sottolinea l’onorevole Bellachioma – In questo momento c’è una forte necessità di sostegno e buone pratiche politiche, che siano di reale impulso per un rilancio dell’economia. Un rilancio che dovrà servire a creare nuova occupazione in ogni settore imprenditoriale”.

“Senza dimenticare – conclude – le necessità di tutta quella ampia fetta di abruzzesi ancora drammaticamente in difficoltà in seguito ai due terremoti che hanno gravemente colpito la nostra terra. Lavorerò con impegno per tutti, ma la mia presenza sarà più forte al fianco di chi, oggi, ha più bisogno”.